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L’orgoglio di Conte nel sistemare Klopp: “Un top allenatore pensa alla sua squadra, non cerca alibi”

Antonio Conte replica alle dichiarazioni di Jurgen Klopp sul suo stile di gioco, disprezzato dal tecnico del Liverpool. Il leccese gli impartisce una lezione su come si comporta un allenatore di livello: “Penso che era un po’ frustrato…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Giovedì sera il Tottenham si giocherà la qualificazione alla prossima Champions League nello scontro diretto in casa contro l'Arsenal: a parità di partite giocate, quando ne mancano tre alla fine della Premier, gli Spurs devono recuperare 4 punti agli uomini di Arteta. Dunque solo una vittoria potrebbe dare ancora speranza a Kane e compagni, suggellando l'ottimo campionato disputato dopo l'arrivo in panchina di Antonio Conte lo scorso novembre al posto di Nuno Espirito Santo.

Antonio Conte ha risollevato le sorti del Tottenham
Antonio Conte ha risollevato le sorti del Tottenham

Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico leccese non poteva non essere chiamato in causa circa le dichiarazioni di Jurgen Klopp sullo stile di gioco del Tottenham, pronunciate dal tecnico tedesco dopo l'1-1 tra gli Spurs e il Liverpool che potrebbe costare il titolo ai Reds nella sfida col City, ora avanti in classifica di 3 punti. Forse ancora amareggiato per il risultato, Klopp ci era andato giù duro: "Mi dispiace, non mi piace quel tipo di calcio. Ma è un mio problema personale. Penso che siano di livello mondiale e che dovrebbero fare di più per il gioco, io non potrei allenare così. Rispetto tutto quello che fanno. Ma non è per me".

Il tecnico del Liverpool aveva poi fatto retromarcia nella conferenza prima del match con l'Aston Villa che si giocherà stasera – "non lo direi di nuovo, non potrei rispettare più di quanto non faccia già il lavoro di Antonio, era una mia sensazione detta a caldo influenzato dal gioco e dalla situazione, ma ho sbagliato" – e tuttavia Conte, sia pure in punta di fioretto, non si è voluto negare l'occasione di impartire una lezioncina al collega: "Dopo il match col Liverpool, la migliore risposta che ho avuto è stata che i giocatori alla fine della partita erano delusi, perché sentivano la possibilità di vincere – ha premesso – Abbiamo analizzato la partita il giorno dopo e sicuramente se c'era una squadra che avrebbe meritato di vincere la partita per le occasioni create era il Tottenham, non il Liverpool".

"Penso che anche Jurgen abbia capito che ha guadagnato un punto, non persi due – ha continuato, prima di affondare il colpo – Allo stesso tempo penso che Jurgen sia una persona intelligente, molto abile. Era un po' frustrato dopo la partita, ma allo stesso tempo penso che per noi, per un top allenatore ma per ogni allenatore, è importante capire che dopo la partita bisogna concentrarsi sulla propria squadra, non su quella avversaria, perché sennò vuol dire che vuoi trovare una scusa o un alibi perché il tuo lavoro è andato male o qualcosa è stato fatto in maniera sbagliata".

Conte ha poi concluso ribadendo il concetto: "Ho rispetto per Jurgen e so che mi rispetta molto e questa è una buona occasione per lui e per me per imparare che durante la partita non devi mai parlare del tuo avversario. È importante essere concentrati sulla tua squadra". Questione chiusa, almeno per ora.

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