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L’Inter soffre, gode e rinasce in Champions: Calhanoglu spegne il Barcellona

L’Inter di Simone Inzaghi batte 1-0 il Barcellona in Champions League grazie al gol di Calhanoglu e scaccia lo spettro della crisi conquistando una prestigiosa vittoria che sa di rinascita.
A cura di Michele Mazzeo
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Vittoria di prestigio per l'Inter di Simone Inzaghi che si mette alle spalle il periodo nero battendo 1-0 il Barcellona a San Siro nel match della terza giornata della fase a gironi della Champions League 2022-2023 salendo in solitaria al secondo posto in classifica alle spalle dello straripante Bayern Monaco che nel pomeriggio ha annientato il Viktoria Plzen con un netto 5-0.

Ottima prova quella messa in campo dai nerazzurri che, pur dovendo fare i conti una formazione blaugrana che fin dai primi minuti ha preso in mano il pallino del gioco, sono riusciti a resistere senza rischiare molto e ripartire spesso creando diversi grattacapi a Ter Stegen e alla retroguardia blaugrana. Nonostante la pressione dei catalani nel primo tempo infatti le occasioni migliori sono quelle create dai padroni di casa che prima reclamano un calcio di rigore per un netto fallo di mano di Eric Garcia (non assegnato con l'ausilio del Var per un precedente fuorigioco di Lautaro Martinez considerato attivo da Vincic) e poi, sempre per posizione irregolare di partenza, si vedono annullare la rete di Correa. Il gol però arriva poco prima dell'intervallo con la pregevole conclusione di Hakan Calhanoglu che non lascia scampo al portiere tedesco.

Nella ripresa, la gara si innervosisce, con il Barcellona che alza ancora di più la pressione alla disperata ricerca del pareggio: i blaugrana sono però sfortunati con Dembelé che batte Onana ma centra in pieno il palo e il Var che becca il leggero tocco di mano di Ansu Fati dopo l'uscita a vuoto dell'estremo difensore camerunense e costringe l'arbitro Vincic ad annullare il gol siglato da Pedri tra le proteste di un imbufalito Xavi. Nel finale i blaugrana assediano l'area nerazzurra ma la scarsa vena degli attaccanti, su tutti uno spento Lewandowski, e la strenua difesa della retroguardia meneghina, che ha esibito un catenaccio vecchio stile, fanno sì che il risultato non cambi più e l'Inter, dopo 8 minuti di recupero (e aver rischiato di concedere un calcio di rigore per un ingenuo intervento in area di Dumfries), può quindi scacciare lo spettro della crisi e godersi una prestigiosa vittoria che sa di rinascita.

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