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L’Inter batte lo Spezia 2-1 e in classifica tiene il fiato sul collo del Milan

L’Inter batte lo Spezia per 2-1 a San Siro con gol realizzati Hakimi e Lukaku (su rigore concesso col Var). Tutte nella ripresa le reti che hanno deciso la partita. La vittoria (sesta consecutiva) consente alla squadra di Conte di restare a ridosso del Milan capolista, staccati di un punto e davanti alla Juventus (+3).
A cura di Maurizio De Santis
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L'Inter vince senza brillare, in ripartenza e di rigore contro lo Spezia. Ma è il sesto successo consecutivo e tanto basta per replicare al Milan, vincente a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Rossoneri in vetta a quota 31, nerazzurri alle spalle staccati di una lunghezza (30). Le milanesi tornano protagoniste nella corsa scudetto come non accadeva da tempo. Il massimo risultato con il minimo sforzo e l'ausilio di un contropiede perfetto: è così che matura il successo della formazione di Conte che trova il guizzo decisivo in avvio di secondo tempo grazie a un'azione orchestrata da Lautaro Martinez e conclusa con Hakimi. Tre punti, secondo acuto consecutivo dopo quello ben più importante nel confronto diretto con il Napoli, che tengono a distanza di sicurezza (+3) la Juventus. Tre punti fondamentali.

Un tiro in porta per tutto il primo tempo. È il dato che dice molto su cosa è stata Inter-Spezia e le proporzioni della prestazione offerta dai nerazzurri contro un avversario tecnicamente inferiore ma deciso a lottare su ogni pallone per uscire indenne da San Siro. Furore agonistico a parte, i liguri non hanno mai impensierito Handanovic: un pomeriggio tutto sommato tranquillo per il portiere che contro il Napoli era stato costretto a fare gli straordinari, salvato anche dal palo nel finale. La squadra di Conte tiene in mano le redini del gioco ma almeno per tutta la prima frazione fa fatica ad allargare le maglie dei liguri. Ci prova Young che salta un paio di avversari, entra in area e batte di destro. Provedel si supera e mette la sfera in angolo. Tutto qui, considerato che le sortite di Lukaku e Lautaro non lasceranno traccia.

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L'inerzia dell'incontro cambia nella seconda parte della gara. Ci pensa Hakimi a indirizzare il match su un binario tattico che i padroni di casa prediligono. Buona parte del merito è di Martinez che mette in condizione l'ex Borussia di battere a rete con precisione. Vantaggio provvidenziale che cambia le sorti dell'incontro: da un lato lo Spezia costretto a uscire dal guscio, a rischiare qualcosa alla ricerca del pareggio; dall'altro il tentativo dell'Inter di sfruttare gli ampi spazi lasciati dagli avversari per piazzare raddoppio e colpo del ko. Conte toglie Brozovic e inserisce Vidal (pienamente ristabilito), rinforzando la linea mediana con i ‘muscoli' e l'esperienza del cileno.

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Il raddoppio arriverà nella fase cruciale del secondo tempo, calando così il sipario sulla sfida. Ci pensa Lukaku a battere il calcio di rigore che viene concesso col Var. L'arbitro Fabbri va alla on-field-review per verificare il tocco di braccio di Nzola su cross di Sensi: dopo aver rivisto le immagini, assegna la massima punizione dal dischetto. A tempo scaduto (94°) la rete della bandiera e dell'orgoglio dello Spezia con Piccoli.

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