Leo Sena, conseguenze del Covid pesantissime: non può più giocare a calcio in Italia, addio Spezia
Ieri tutti i riflettori in casa Spezia erano puntati su Daniel Maldini, annunciato ufficialmente come nuovo acquisto dal Milan. Il 20enne attaccante figlio d'arte è approdato al club ligure in prestito secco senza alcun diritto di riscatto, segno che la società rossonera ci punta ancora tanto e spera che nella prossima stagione il ragazzo metta parecchi minuti di Serie A nelle gambe.
Peraltro lo Spezia nella stessa giornata di venerdì – un paio d'ore prima di accogliere Maldini – aveva diffuso un altro annuncio: poche righe che tuttavia nascondono la situazione molto difficile che sta vivendo Leo Sena. Il 26enne centrocampista brasiliano ha risolto di comune accordo il suo contratto con la società bianconera, che sarebbe scaduto nel 2024. Lo Spezia non ha fornito ulteriori dettagli, ma la decisione è figlia dell'impossibilità per il calciatore di continuare a giocare a calcio, almeno in Italia.
Leo Sena paga le conseguenze molto pesanti sul suo corpo del Covid, contratto nel luglio del 2021, poco prima della partenza della squadra per il ritiro estivo. Il 12 agosto dello scorso anno il club ligure aveva diffuso un comunicato sulle condizioni del brasiliano, annunciando che non aveva superato le visite mediche dopo essersi negativizzato e pertanto sarebbe stato fermato per un mese: "Lo Spezia Calcio comunica che in occasione delle visite mediche periodiche ai fini del rinnovo della certificazione medico-sportiva agonistica, alle quali è stato sottoposto il calciatore Leo Sena, sono state evidenziate delle alterazioni temporanee di alcuni parametri fisiologici che renderanno necessari ulteriori accertamenti clinici e strumentali. Il calciatore dovrà pertanto ora osservare un periodo di sospensione dall'attività di circa un mese, durante il quale le sue condizioni verranno monitorate dallo staff medico del Club, per poi procedere con una nuova valutazione".
Privato dell'idoneità agonistica per le "alterazioni di alcuni parametri fisiologici", Leo Sena da allora non l'ha più riottenuta e dunque non è sceso più in campo con lo Spezia, restando inattivo per un anno intero, mentre su di lui è calato l'oblio. Il ‘long Covid', le due temute parole per chi ha avuto il coronavirus e non riesce più ad uscirne, è il problema del brasiliano, che per un anno – racconta Città della Spezia – si è sottoposto a controlli a Roma dal dottor Paolo Zeppilli, specialista della cardiologia e della medicina dello sport, senza tuttavia riuscire ad avere l'agognata certificazione medico-sportiva per l'attività agonistica. Secondo quanto scrivono in Brasile, al calciatore sarebbe stata diagnosticata una miocardite, ovvero un'infiammazione del muscolo cardiaco. Il cuore è uno degli organi più colpiti dalle possibili conseguenze a lungo termine del Covid.
L'ultimo test è stato nel giugno scorso, ancora con esito negativo. A quel punto la decisione di separarsi è stata inevitabile. "A Leo Sena i migliori auguri per un futuro denso di soddisfazioni, sportive e non", recita in chiusura l'asciutto comunicato con cui lo Spezia ha annunciato la risoluzione del contratto. A questo punto il brasiliano potrebbe tornare in patria per continuare a giocare, potendolo fare in virtù di una normativa meno stringente dal punto di vista dei protocolli medici, esattamente come nel caso dell'ex interista Eriksen. Una fine triste dell'avventura italiana per il regista che – arrivato in prestito – era riuscito a convincere il club a fargli firmare un triennale dopo aver ben figurato nella prima stagione.
