Lecce-Napoli sospesa dopo 5 minuti per lanci di fumogeni e petardi: cosa è successo

Il match tra Lecce e Napoli è stato sospeso momentaneamente dopo poco più di 5 minuti di gioco nel primo tempo: dalla curva dei tifosi di casa c'è stato un fitto lancio di fumogeni e petardi in segno di protesta contro la Lega Serie A, accusata di non aver rimandato ulteriormente la partita di Bergamo contro l'Atalanta dopo la morte del fisioterapista giallorosso Graziano Fiorita. Il match, originariamente previsto per venerdì della scorsa settimana, era stato rinviato di 48 ore in seguito alla tragedia della morte improvvisa di Fiorita, trovato senza vita nella sua stanza d'albergo alla vigilia della partita.
La protesta dei tifosi del Lecce contro il Napoli: l'arbitro è costretto a sospendere la partita
Una decisione che aveva provocato la reazione sia del club pugliese, che avrebbe voluto una maggiore sensibilità da parte della Lega di Serie A – con un rinvio di più giorni della partita, almeno dopo i funerali dell'amatissimo Graziano – e che per protesta era sceso in campo con un'anonima maglietta bianca nel match poi pareggiato 1-1 con l'Atalanta, sia della tifoseria giallorossa, il cui malessere è esploso oggi a inizio partita col lancio di fumogeni e petardi sotto la curva (qualcuno ha raggiunto anche l'area di rigore in cui c'era Falcone), che ha costretto l'arbitro Davide Massa a sospendere la gara.

La partita è poi ripresa regolarmente dopo circa 6 minuti, quando la situazione – peraltro mai degenerata – è rientrata nella normalità. Prima della sospensione, al 2° minuto, Lukaku si era visto annullare il gol del vantaggio azzurro per un fuorigioco millimetrico, evidenziato dopo l'intervento del VAR. La squadra di Antonio Conte, impegnata per estendere ulteriormente il vantaggio di 3 punti in vetta alla classifica sull'Inter, che poi giocherà in serata a San Siro col Verona, è comunque pervenuta alla rete al 24′, grazie a una splendida punizione dal limite trasformata da Jack Raspadori.