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Le difficoltà di Lukaku al Chelsea, faccia a faccia con Tuchel: “Cosa vuole da me”

Romelu Lukaku al Chelsea è un panchinaro, una situazione che non può andare bene all’ex trascinatore dell’Inter: il belga dopo il successo sull’Aston Villa svela il confronto avuto con Thomas Tuchel.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo essersi negativizzato dal Covid, Romelu Lukaku è tornato in campo nel Boxing Day, subentrando all'inizio del secondo tempo del match che il suo Chelsea ha vinto in casa dell'Aston Villa. Sul punteggio di 1-1, Thomas Tuchel ha inserito il belga al posto di Chalobah: un cambio decisivo, visto che proprio l'ex nerazzurro ha messo a segno il gol del 2-1, prima che Jorginho chiudesse la pratica col suo secondo rigore di giornata.

Un segnale importante per il 28enne attaccante di Anversa, che dopo l'inizio da titolarissimo è via via scivolato indietro nelle gerarchie. Al suo ritorno dopo l'infortunio che lo ha tenuto fermo tra ottobre e novembre, Lukaku si è ritrovato panchinaro fisso, vedendosi preferire Havertz e Werner, ma anche Hudson-Odoi e Pulisic adesso che i primi due sono fermi ai box per il coronavirus.

Reduce dalle due stagioni giocate a livello altissimo con la maglia dell'Inter, Lukaku non può ovviamente essere contento della situazione creatasi a Londra e le sue dichiarazioni a ESPN Brasile nel dopo partita del Villa Park danno il senso del fuoco che cova sotto la cenere. Da un lato c'è la grande voglia di contribuire ai successi della squadra per la quale il belga sognava di giocare da bambino, dall'altro la volontà altrettanto chiara di puntualizzare alcuni concetti nei confronti del proprio tecnico.

"Io e l'allenatore abbiamo avuto un paio di conversazioni su quello che voleva da me. Ovviamente gli ho detto che sono multidimensionale – ha spiegato Lukaku – Si tratta solo di avere un po' di chiarezza su come vuole impiegarmi. E poi qualunque cosa lui voglia da me, sono in grado di farlo. Posso correre all'indietro, posso pressare, posso tenere palla alzando la squadra. Penso che nel corso degli anni queste siano le qualità che ho aggiunto al mio gioco. Quindi volevo solo un'opportunità, l'ho avuta oggi, sono felice di aver aiutato la squadra, ora voglio solo andare avanti".

Il che significa dare una svolta al suo attuale ruolino stagionale: 6 gol e 2 assist in 17 presenze sono davvero troppo pochi, soprattutto considerando i 115 milioni versati dal Chelsea all'Inter l'estate scorsa.

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