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Lazio, caos tamponi: Immobile, Strakosha e Leiva disponibili per la Juventus

I tamponi processati dal laboratorio di Avellino hanno smentito quelli analizzati dal Campus Biomedico di Roma. La Lazio ‘recupera’ in serata i calciatori non più positivi e si prepara a schierarli contro la Juventus. Immobile, Leiva e Strakosha tornano in gruppo la rifinitura. Sul club resta l’incognita dell’indagine federale per violazione del protcollo.
A cura di Maurizio De Santis
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Positivi. No, negativi. Il Campus Biomedico di Roma smentito dall'esito dei tamponi processati dal laboratorio di Avellino. Morale della favola: l'intero gruppo squadra della Lazio è a disposizione in vista della partita di campionato della Juventus. E ciò che più conta è che in quattro siano pronti a rientrare, pedine preziose nello scacchiere tattico di Simone Inzaghi. Oltre a Luis Alberto (già risultato guarito, riceverà via libera dopo la visita di idoneità post Covid), ci saranno anche Immobile, Leiva e Strakosha. Una situazione surreale quella di questi ultimi calciatori: nell'attesa del doppio tampone non hanno svolto allenamento nel centro sportivo di Formello perché isolati come da protocollo ma adesso che, a distanza di poco tempo, è arrivato l'ok potranno almeno partecipare alla seduta di rifinitura. E andare in campo, salvo novità dell'ultima ora.

Tutto risolto? Niente affatto. In realtà così la matassa s'è ingarbugliata ancora di più a causa dell'ennesimo episodio che palesa discrepanze nei parametri adottati per la valutazione dei test. Era successo proprio alla Lazio a cui la Uefa aveva imposto l'alt per alcuni giocatori: per i tamponi italiani erano tutti ‘sani' per quelli della Federazione continentale invece no. Anche questa situazione sarà oggetto dell'indagine che la Procura della Figc ha aperto nei confronti della società capitolina la cui comunicazione sui casi registrati non è mai stata abbastanza chiara. Così come non è mai stato chiaro se abbia rispettato o meno il protocollo: nello specifico, se c'è stata comunicazione all'Asl o Ats di competenza delle positività emerse in squadra.

Gli uomini della Procura hanno acquisito ulteriore materiale oggetto d'investigazione e focalizzato l'attenzione su quanto accaduto prima della partita di Champions con lo Zenit San Pietroburgo. Se la Uefa ha fermato Immobile, Strakosha e Leiva i tre calciatori (positivi per la Federazione) potevano ad allenarsi con il resto del gruppo oppure andavano isolati in quarantena? La Lazio si difende sostenendo che i risultati dei test sono arrivati dopo la seduta di rifinitura, motivo per il quale i giocatori non sono partiti con la squadra. Pochi giorni dopo, però, sono andati in campo col Torino perché risultati negativi.

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