558 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’amicizia speciale tra Raffaella Carrà e Maradona: “Una notte in cella per colpa mia”

Con una notte in cella. Così è iniziata l’amicizia che ha legato Raffaella Carrà, morta all’età di 78 anni, e Diego Armando Maradona. Un rapporto iniziato nel 1979 a Buenos Aires, quando l’ex Pibe sfidò la sicurezza pur di avvicinarsi alla star italiana, e culminato con l’abbraccio durante la trasmissione Carramba! Che Fortuna. “Caro, caro Amico mio soffro tanto e prego, ci hai lasciato troppo presto. Ti voglio bene”, il messaggio che gli dedicò alla notizia del decesso il 25 novembre 2020.
A cura di Maurizio De Santis
558 CONDIVISIONI
Immagine

La accoglierà porgendole la mano, invitandola per un ultimo ballo. Lei sorriderà e si lascerà trascinare dal ritmo della fiesta. Che sia al passo di tango oppure sulle note travolgenti del tuca tuca poco importa. Raffaella Carrà è morta all'età di 78 anni. Diego Armando Maradona è lì ad attenderla, con il pallone incollato alla testa, in equilibrio perenne come da sempre è stata la sua vita.

Quel ragazzo che a 18 anni passò una notte in cella per aver sfidato le guardie, il cordone di sicurezza e quant'altro sarebbe stato necessario scavalcare per vedere da vicino la star italiana a Buenos Aires, è uguale ad allora: mai stato un uomo normale. "L’arena era piena, non c’era più posto, ma lui tentò comunque di entrare per ascoltarmi. Disse ai poliziotti: Non sapete chi sono io! E finì in prigione per colpa mia".

Hola, Raffaella… deve averle detto con lo sguardo fisso verso l'alto, sulla sfera che gli resta attaccata alla testa come una corona mentre si esibisce nel palleggio. Lo aveva fatto anche durante la trasmissione Carramba! Che fortuna nel 1998, undici anni dopo lo scudetto conquistato con il Napoli, quando ad accoglierlo nello studio della Rai c'erano tutti i compagni di squadra azzurri che scrissero – assieme al Dieci sudamericano – una delle pagine più belle del club partenopeo in quegli anni de oro.

Un amarcord lungo una vita. L'ultima volta che Raffaella Carrà e Maradona si sono visti non è stato dal vivo ma attraverso un video-messaggio che la showgirl registrò in occasione del suo compleanno: indossava la maglia dell'Argentina che D10s le aveva dedicato all'epoca con tanto di autografo. "Non mi piace fare queste cose, ma per lui l’ho fatto". E quando seppe della sua morte a 60 anni, il 25 novembre 2020, gli rivolse una frase d'addio toccante, a testimonianza dell'affetto e del rapporto speciale che si era creato dopo quell'episodio del '79. "Caro, caro Amico mio soffro tanto e prego, ci hai lasciato troppo presto. Ti voglio bene".

Un essere fantasioso. Un artista in ogni aspetto della sua vita. Un amico al quale succedevano solo cose strane. Così la Carrà ha ricordato nelle interviste più recenti El Diez che ha incrociato più volte nel corso della propria carriera tra palcoscenico e realtà. A Madrid fu Diego a consegnarle di persona la divisa che la conduttrice avrebbe voluto proporre a un'asta. "Te l'ho portata di persona", le disse accettando anche l'invito al programma (Hola, Raffaella) assieme alla famiglia.

L'ex Pibe aveva un sogno: cantare una canzone al Festival di Sanremo con la Carrà, essere accanto a lei all'Ariston. Un desiderio che restò tale, chiuso a doppia mandata nel cassetto per un motivo. Fu la stessa artista a spiegarlo in un racconto fatto a Il Messaggero. "Minà mi fece sapere che Diego era a Sanremo. Mangiammo insieme e lui mi confessò che voleva presentare il Festival con me e cantare una canzone. Gli dissi che non era il caso. In quel periodo aveva problemi con l’Agenzia delle entrate. Ti portano via tutto, ti fai del male, gli dissi per il suo bene". L'ultimo giro di ballo è per loro. Io, son pronta. E tu? Buio in sala. Silenzio. Sipario.

558 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views