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La UEFA non ha altra scelta: la finale di Champions è un rischio con la crisi Russia-Ucraina

La finale di Champions League potrebbe essere un rischio con lo scoppio della crisi fra Russia e Ucraina. La Uefa non ha altra scelta e ha già pronte alternative rispetto alla sede di San Pietroburgo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La conferenza stampa di Vladimir Putin nella notte ha aperto ufficialmente la crisi fra Russia e Ucraina. Il presidente russo ha riconosciuto i territori controllati dai separatisti filo-russi e ha inviato truppe oltre i confini ucraini nel Donbass con colonne militari di Mosca a Donetsk. C'è il rischio reale di un grande conflitto che metterebbe in serio pericolo la popolazione e la stabilità dell'Europa. Una situazione in continua evoluzione che preoccupa il mondo intero e che coinvolge anche il mondo dello sport, nello specifico il calcio.

La prossima finale di Champions League, il prossimo 28 maggio, si dovrà disputare proprio in Russia, alla Gazprom Arena di San Pietroburgo. La Uefa sta monitorando la situazione ma è chiaro che potrebbe essere costretta a trovare una nuova sede per via della ferma volontà del presidente russo Vladamir Putin di portare avanti la sua minaccia di invadere l'Ucraina. Secondo il Dailymail, la Uefa, che in un primo momento si era detta tranquilla sulla disputa della finalissima di Champions a San Pietroburgo, ora starebbe valutando già nuove ipotesi.

Lo stadio di Wembey
Lo stadio di Wembey

L'alternativa della Uefa potrebbe essere una soluzione concreta a seconda della situazione

Ospitare la finale di Champions League darebbe a San Pietroburgo una spinta finanziaria di oltre 60 milioni di sterline che rende complicato in questo momento parlare di cambio sede. Anche la finale dello scorso anno tra Chelsea e Manchester City fu spostata con il trasferimento della sede da Istanbul ad Oporto per via delle restrizioni legate al Covid-19 che videro la Turchia inserita nella lista rossa del Regno Unito, impedendo ai tifosi di recarsi nel Paese.

Il Dailymail riferisce che il piano B della Uefa sarebbe già stata messo in atto con la disponibilità dell'Inghilterra, e dunque di Wembley, di ospitare l'atto finale della finale 2021/2022 di questa edizione della Champions League. Un'ipotesi che in questo momento resta silente nella speranza che la crisi fra Russia e Ucraina possa risolversi nel più breve tempo possibile nonostante le parole poco incoraggianti espresse da Putin.

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