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La Uefa dice no: l’Allianz Arena non s’illuminerà con i colori della bandiera arcobaleno

Il sindaco di Monaco di Baviera aveva fatto richiesta alla Uefa e alla Federazione tedesca di illuminare con i colori della bandiera arcobaleno lo stadio che ospiterà Germania – Ungheria. La mozione aveva un significato simbolico molto forte: sia per sostenere diversità, tolleranza e uguaglianza; sia in polemica con le leggi del parlamento ungherese che ha imposto restrizioni alla diffusione e alla condivisione di contenuti che si occupano di omosessualità e transessualità per i minori di 18 anni.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Allianz Arena di Monaco di Baviera non si illuminerà con i colori della bandiera arcobaleno. La Uefa ha respinto la richiesta del primo cittadino bavarese fatta in occasione della partita degli Europei della Germania contro l'Ungheria. Una mozione fatta proprio per la sfida contro la nazionale magiara per esprimere il proprio dissenso verso le leggi emanate di recente dal parlamento ungherese che ha imposto restrizioni alla diffusione e alla condivisione di contenuti che si occupano di omosessualità e transessualità per i minori di 18 anni.

L'iniziativa pensata per sensibilizzare l'opinione pubblica per sostenere diversità, tolleranza e uguaglianza anche nello sport resterà solo una pia intenzione. Qual è la motivazione data dalla Federazione continentale? Gli impianti designati quali sedi dei match possono essere ornati solo con i colori delle nazionali e nient'altro – come previsto anche dal regolamento – faccia riferimento a motivazioni o slogan di tipo politico. E quello dell'Allianz Arena lo sarebbe stato.

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Non è la prima volta che i colori della bandiera arcobaleno fanno capolino anche nella nazionale tedesca. Come nel caso del Germania, Manuel Neuer, che dall’inizio degli Europei va in campo con la fascia che si contraddistingue per l'accostamento cromatico simbolico. Un'eccezione rispetto alle regole sulle divise ufficiali da indossare e sul materiale tecnico adottato da calciatori e staff delle squadre. Eccezione che la Uefa ha deciso di non sanzionare, accantonando il procedimento inizialmente aperto nei confronti dell'estremo difensore del Bayern Monaco e della selezione teutonica.

A prendere una posizione molto netta era stato il calciatore dei bavaresi (e della Germania), Leon Goretzka, che nell'intervista al quotidiano Bild aveva parlato anche di questo argomento: "Perché mai avremmo dovuto scusarci per una cosa del genere? Il significato di questo gesto è molto chiaro e non c'è alcun secondo fine. Noi come mondo del calcio vogliamo contrastare il razzismo e l'omofobia con la diversità".

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