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La Roma vince con il minimo sforzo sulla Sampdoria: basta un guizzo di Mkhitaryan

Mkhitaryan al 27′ decide il match. Tanto basta a Mourinho per sbancare Marassi e condannare la Sampdoria alla sconfitta casalinga: ora i giallorossi sono quinti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Decisiva la rete dell'armeno nel primo tempo con un'azione molto bella della Roma ma con una conclusione fortunosa che sfrutta un rimpallo della difesa blucerchiata. Così la Roma passa anche a Marassi, ringraziando Mkhitaryan che ritorna al gol (non segnava da gennaio) continua la propria striscia positiva in campionato, contro una Sampdoria incapace di reagire nel modo giusto e rimediando una sconfitta pesante davanti al proprio pubblico.

La Sampdoria fa la partita, con il piglio di chi vuole togliersi il prima possibile dalle paludi del fondo classifica, approfittando del match casalingo di qualità e di prestigio contro la Roma di Mourinho. I blucerchiati sono nel match da subito, i giallorossi in balìa degli avversari e per la difesa capitolina sono momenti difficili da superare senza crollare: nel primo quarto d'ora Audero resta inoperoso, non così Rui Patricio. Ma il gol non arriva. E proprio nel momento di maggior pressione da parte dei blucerchiati, arriva la rete avversaria.

Al 27′ al primo tiro nello specchio della porta blucerchiata arriva la rete: un fraseggio prolungato dei giallorossi che coinvolgono l'intero collettivo nella manovra per la conclusione di Mkhitaryan, sporcata al momento della conclusione sotto porta ma vincente per il vantaggio improvviso della Roma. Che riesce a capitalizzare fino all'intervallo, tornando a gestire il match, senza affondare il piede sull'acceleratore ma frenando le spinte dei doriani che con Caputo e Sensi riescono spesso a imbucarsi in area ma mai a trovare lo spunto decisivo.

Il tocco sotto misura di Mkhitaryan che beffa la difesa della Samp e Audero
Il tocco sotto misura di Mkhitaryan che beffa la difesa della Samp e Audero

Così, la Sampdoria cambia nella ripresa presentandosi con il tandem pesante in avanti: insieme a Caputo c'è anche Quagliarella per dare più spinta offensiva e ritornare in partita. Ma l'inerzia della partita non cambia,  la Roma è abilissima ad anestetizzare il match e condurlo sui propri binari di attesa e di ritmi contenuti, obbligando la Sampdoria a cercare fraseggi a basso volteggio, prevedibili e innocui. Con i minuti che procedono e un risultato contrario, la Samp fatica sempre più a restare lucida per trovare l'occasione vincente.

Mourinho non tocca l'undici iniziale, se non nel finale di gara, soddisfatto dell'andamento del match mentre per Giampaolo c'è la ricerca alla chiave di lettura vincente andando a mettere in campo tutti gli uomini ritenuti utili alla causa e sfruttando quattro sostituzioni per il rush finale, che però non arriva accusando oltremodo la fatica di aver dovuto per quasi 90 minuti a fare la partita.

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