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La richiesta degli ultras all’Atalanta: “A Bergamo una strage, che il vostro campionato finisca qua”

Claudio Galimberti, storico capo ultrà dell’Atalanta, ha lanciato un appello al presidente del club nerazzurro Percassi, affinché ritiri la squadra e rinunci al campionato, alla luce di un’emergenza Coronavirus che si è trasformata in una vera e propria strage per la città di Bergamo. “C’è sempre tempo per tornare ad esultare, ma ora non ha più senso”
A cura di Marco Beltrami
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Anche chi ha messo il calcio e il tifo sempre e davanti a tutto e tutti, fa un passo indietro in questo momento di grande dolore. In una lettera il "Bocia" Claudio Galimberti, storico capo ultrà dell'Atalanta, ha lanciato un appello al presidente del club nerazzurro Percassi, affinché spinga per chiudere il campionato adesso, alla luce di un'emergenza Coronavirus che si è trasformata in una vera e propria strage per la città di Bergamo.

La lettera del capo ultrà dell'Atalanta al presidente Percassi

Una lunga lettera pubblicata sulla pagina Facebook "Sostieni la curva". Così Claudio Galimberti storico leader della tifoseria organizzata nerazzurra, attualmente in regime di Daspo ha invitato i vertici dell'Atalanta e in particolare il presidente Percassi a mettere il calcio in secondo piano. Queste le sentite parole del "Bocia": "Caro presidente Percassi, la conosco e so che lei è un uomo di fede. Una strage cittadina unica e storica merita un’altrettanto unica e storica decisione. Mi esce spontaneo pensare che sia possibile che per l’Atalanta il campionato finisca qua".

Bergamo sconvolta dall'emergenza Coronavirus, il capo ultrà chiede al presidente dell'Atalanta di chiudere ora campionato

Impensabile pensare dunque di tornare a giocare a calcio a Bergamo come nulla fosse, anche da parte di chi ha considerato sempre l'Atalanta come una ragione di vita. Le polemiche e i dibattiti sul come e quando ripartire in Serie A, stridono fortemente con la tragedia vissuta dalla città di Bergamo: "Magari non sarà fattibile, ma voglio pensare che la nostra Atalanta sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa decideranno i vertici del calcio".

Non è il momento di esultare per l'Atalanta, ma solo di piangere per le vittime del Coronavirus

Non ha più senso nulla per gli ultrà. Né il ritorno allo stadio, né la gioia per un gol di Gomez, né il sogno di continuare l'avventura in Champions League. Per i sostenitori nerazzurri ora è solo il momento del rispetto per le tante vittime del Coronavirus: "Basti pensare a quanti tifosi atalantini si è portato via questo maledetto virus. Non pensiamo che tornare all’Atalanta (ovvero tornare a seguire la Dea allo stadio, ndr) equivalga al ritorno alla normalità  vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e chi per Bergamo ha dato la vita. Per ritornare all’Atalanta c’è sempre tempo e un giorno vinceremo lo scudetto, ma ora esultare per un gol di Gomez non ha più senso".

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