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La Juventus vince ma non convince Boban: “Gioca di rimessa, non credo possa lottare per lo Scudetto”

Zvonimir Boban non crede che la Juventus possa lottare per lo Scudetto. L’ex dirigente del Milan che ora ricopre il ruolo di Chief of Football della Uefa, intervistato dal settimanale ‘Sportweek’ è convinto che i bianconeri siano fuori dai giochi: Allegri è un leader, ma i bianconeri giocano soprattutto di rimessa”.
A cura di Vito Lamorte
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La Juventus non ha iniziato la meglio la stagione ma piano piano è riuscita a rimettersi in carreggiata. I ragazzi di Massimiliano Allegri hanno infilato quattro vittorie consecutive, tre in campionato e una in Champions League, ma sulle sue possibilità di rimonta sulle avversarie ci sono opinioni molto differenti. Se ci sono tanti che vedono la Vecchia Signora ancora in corsa per lo Scudetto, c'è chi come Zvonimir Boban vede i bianconeri fuori dai giochi. Intervistato dal settimanale ‘Sportweek', inserto de La Gazzetta dello Sport, l'ex dirigente del Milan che ora ricopre il ruolo di Chief of Football della Uefa si è espresso in questi termini: "La Juve? Allegri è un leader, ma i bianconeri giocano soprattutto di rimessa: ha cursori e qualità individuali, ma non chi permette di gestire le gare. Non credo possa lottare per lo Scudetto". 

Sulla lotta per il titolo l'ex numero 10 rossonero e della nazionale croata ha affermato: "Dico il Napoli, poi l’Inter. Hanno qualcosa in più delle altre. Tecnica, resistenza, fisicità, gioco: il Napoli ha tutto. Dell’Inter non amo la difesa a tre, non ti permette di controllare il campo quando non hai la palla e devi difendere basso troppe volte. Ma la coppia Dzeko-Lautaro è strepitosa. Dzeko sa attaccare la profondità, fermarsi e mandarti in porta. Lukaku era più dirompente, più forte fisicamente ma Edin è un grandissimo giocatore. Non lo farà rimpiangere". 

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Boban nella sua intervista ha parlato anche della crisi economica che ha colpito il calcio mondiale e non ha usato mezzi termini per criticare la Superlega: "La crisi economica del calcio è causata dalla pandemia. Ma ne parlano soprattutto presidenti e dirigenti di società che sono stati incapaci di controllare i conti e favorire il binomio squadre competitive e società sane. La Superlega? Un tentativo vergognoso, stoppato dalla gente prima ancora che dalle istituzioni. Questi miliardari hanno fatto male i conti del proprio club. Irresponsabili. Volevano tutto per sé, cancellare i valori e americanizzare questo sport". 

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