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La feroce critica dell’ex stronca la Juve: “Morata non è un killer e Kean ha dei limiti”

Dopo la rocambolesca sconfitta di Supercoppa contro l’Inter, la Juventus è tornata nel mirino dei critici: “Non è colpa di Allegri, ma al suo attacco preferisco quello del Sassuolo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Povera Juventus. Dopo la clamorosa sconfitta in Supercoppa arrivata all'ultimo secondo dell'ultimo tempo supplementare, ora deve fare i fronti con una situazione delicata, che la vede sull'orlo di una possibile crisi di nervi. C'è l'esigenza di dover reagire psicologicamente e fisicamente a quanto accaduto per scrollarselo da subito dalle spalle e ritornare a guardare al futuro con fiducia e convinzione. Ma il clima attorno alla squadra di Allegri resta torrido e le critiche stanno piovendo da ogni dove.

Max Allegri pensa già al prossimo passo, che si chiama Udinese e che avverrà sabato sera alle 20:45 all'Allianz Stadium. Un'occasione perfetta di ripartire, stringendosi attorno al proprio pubblico e ricominciando da dove ci si era fermati in campionato: otto risultati utili consecutivi che hanno permesso ai bianconeri di riportarsi a ridosso delle zone di alta classifica. Un recupero importante che ripresenta la Juventus come classico terzo incomodo per la Champions che verrà. Non sarà semplice ma il motto del club, "fino alla fine" è l'imperativo da cui si riparte al di là dei problemi legati agli infortuni, al Covid e alle polemiche.

Che non mancano, ovviamente, su tutti i fronti: l'atteggiamento nel finale di match che ha lasciato più che perplessi, la rabbia ingiustificabile di Leonardo Bonucci a bordo campo e la sensazione di una squadra ancora lontana dai livelli cui aveva abituato tutti e che sono attesi oramai da troppo tempo. Tanto da scatenare critiche pungenti anche da parte di ex di lusso, come Massimo Mauro che non ha avuto peli sulla lingua nel condannare l'attuale situazione soprattutto in attacco: "Morata? Non è un killer d'area di rigore e Kean ha dei limiti evidenti. Il mio 9 resta Paulo Dybala, non andrei sul mercato a cercarne un altro. E non cercherei nemmeno un nuovo attaccante: giocherei a una punta, meglio vedersi intorno per prelevare un eventuale regista".

L'ex bianconero, oggi stimato opinionista sportivo, affonda l'entrata da dietro: "Il miglior attacco del campionato resta quello dell'Inter anche se trovo imbarazzante Lautaro che si lamenta del cambio di Inzaghi. Prima vedo l'Inter. Seconda, l'Atalanta. Terzi alla pari ci sono Napoli e Milan. E ancora prima della Juventus, nella mia classifica, ci metto anche il Sassuolo, di un altro livello. Io sono un grande estimatore di Scamacca e Raspadori e il reparto avanzato dei neroverdi per me è migliore di quello bianconero".

Un'analisi spietata, davanti ai soli 32 gol all'attivo segnati in campionato che rappresentano il peggior attacco tra le prime 8 squadre in classifica e inferiore, ovviamente, anche a quello del Sassuolo che di reti ne ha infilate 36. Per Mauro, si salva solamente una persona: "Non è certamente colpa di Allegri, è un allenatore preparato e intelligente. Potesse giocare con una squadra più offensiva e con baricentro più alto, sarebbe il primo a farlo".

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