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La bambina tedesca derisa sui social rifiuta migliaia di euro di risarcimento: “Dateli a loro”

Finale a sorpresa per la raccolta fondi lanciata in Inghilterra per ‘risarcire’ la piccola tifosa tedesca la cui immagine in lacrime era stata pesantemente derisa al termine del match tra le due nazionali: i genitori della piccola si sono fatti vivi dopo numerosi appelli, ma hanno deciso di non intascare l’ingente somma.
A cura di Paolo Fiorenza
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Alla fine la famiglia della piccola tifosa tedesca, la cui immagine in lacrime tra le braccia del padre al termine di Inghilterra-Germania era stata oggetto di feroce, vergognosa derisione sui social da parte dei tifosi inglesi, si è fatta viva presso la piattaforma di crowdfunding dove era stata aperta una raccolta fondi per ‘risarcire' la bambina. "Mi piace pensare che i suoi genitori spenderanno questa cifra per una bella sorpresa per lei in modo che sappia che non tutti nel Regno Unito sono orribili", aveva scritto il promotore della raccolta, tale Joel Hughes.

L'iniziativa aveva tuttavia assunto dimensioni ben superiori alle intenzioni iniziali: dall'obiettivo fissato in 500 sterline, ben presto la generosità dei donatori era diventata un fiume in piena, arrivando a raccogliere decine di migliaia di sterline, prima che il promotore – di concerto con la piattaforma – decidesse di stoppare la colletta. Infatti nessuno si era fatto vivo per riscuotere la somma e dunque le donazioni erano continuate, tra gli appelli alla famiglia della bambina a palesarsi anche in maniera anonima tramite intermediari.

In assenza di segnali in tal senso, dunque la raccolta era stata fermata qualche giorno fa al raggiungimento di ben 36mila sterline, ovvero 42mila euro. Come detto, poi la famiglia della piccola si è fatta viva, rifiutando di intascare la somma: quei soldi, per volere dei genitori della bambina, saranno devoluti in beneficenza. "Nell'interesse di nostra figlia e della nostra famiglia vorremmo rimanere anonimi – si legge nel messaggio inviato ai promotori della raccolta fondi – tuttavia desideriamo ringraziare tutti per il vostro straordinario supporto. Nostra figlia vorrebbe chiedere che le vostre generose donazioni vadano all'Unicef, sapendo che la vostra gentilezza farà del bene".

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque: la parte sana della tifoseria inglese ha mostrato che quei messaggi orribili non rappresentano certo l'animo del popolo britannico e i loro soldi, grazie al bel gesto della famiglia della bambina, andranno a finanziare una giusta causa come l'organizzazione che si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo.

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