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Invasione allo Juve Stadium, bloccato un uomo vestito da arbitro: il gesto è per Greta Beccaglia

Scene molto movimentate allo Juventus-Stadium durante il match tra i bianconeri e il Genoa, con gli steward costretti ad intervenire per i gesti inconsulti di un invasore. Poi il messaggio su Instagram: “Tutti insieme possiamo vincere”.
A cura di Paolo Fiorenza
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La Juventus domenica sera ha battuto in casa il Genoa per 2-0: per i bianconeri è il secondo successo consecutivo in campionato dopo quello sulla Salernitana. Gli uomini di Allegri adesso sono quinti in classifica, appena fuori dalla zona Champions League, ma il distacco dall'Atalanta quarta è ancora consistente: per colmare il gap di 7 punti servirà una robusta striscia di vittorie consecutive. Intanto il match coi rossoblù è andato in archivio e tra le scene da ricordare non ci sono soltanto i due gol di Cuadrado e Dybala, ma anche quanto accaduto a bordo campo dell'Allianz Stadium al quarto d'ora del secondo tempo.

Sono state scene molto movimentate, con gli steward costretti ad intervenire per i gesti inconsulti di un invasore. L'uomo, apparso evidentemente alterato, è stato bloccato proprio mentre stava entrando all'interno del terreno di gioco scavalcando i tabelloni pubblicitari. Vestito da arbitro, dopo aver dato rassicurazioni sulle proprie intenzioni pacifiche, il soggetto è riuscito a divincolarsi per un attimo dagli steward e ha sventolato con fare tronfio un cartellino giallo verso le tribune, urlando frasi non meglio precisate.

L'uomo è stato poi immobilizzato e scortato dagli addetti alla sicurezza verso il ventre dello stadio e non ha patito conseguenze ulteriori, visto che lui stesso poi su Instagram ha postato una foto che lo ritrae soddisfatto della sua impresa fuori dallo Juve Stadium, con un messaggio molto confuso: "Scusate per il volto stanco: ma orgoglioso e fiero di avere dato un segnale importante, del resto sempre a testa alta. Vogliamo pene più severe per la violenza sulle donne, tutti insieme possiamo vincere. Vi ringrazio tutti da un servitore del popolo".

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Il gesto sarebbe dunque da collegare alla volontà di manifestare contro la violenza sulle donne, tema sensibile nelle ultime settimane dopo quanto accaduto alla giornalista Greta Beccaglia, molestata da un tifoso della Fiorentina all'esterno dello stadio di Empoli. Ed infatti il nome della Beccaglia viene espressamente citato dall'uomo in un altro post, in cui pubblica l'intero video della sua invasione, girato dagli spalti. Anche in questo caso le parole appaiono sconnesse, ma il senso si evince: "Vogliamo pene più severe per chi tocca le donne, il messaggio l’abbiamo inviato. Tutti insieme possiamo vincere. Dopo questa mia azione dimostrativa, spero che l’accaduto di Greta Beccaglia non capiti più. Le donne si toccano solo con le rose".

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