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Il segreto di Jorginho: “Quando chiudo gli occhi penso a tutto quello che ho passato”

Jorginho, vincitore della Champions con il Chelsea, è uno dei calciatori chiave della Nazionale pronta per gli Europei. “Quando ascolto l’inno italiano cerco di concentrami al massimo, provo gioia e ringrazio di essere lì”. E ha una missione speciale che non è solo vincere: “In questo lungo periodo l’Italia ha sofferto e noi abbiamo la possibilità di regalare una gioia agli italiani”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'infanzia difficile in Brasile. Un padre che c'è, non c'è, molla tutto e abbandona la famiglia. Il trasferimento in Italia. La madre, ex calciatrice, che si spezza le reni a lavoro per crescere il figlio e dargli un futuro. Gli compra un pallone (e sarà l'unico giocattolo che avrà per molto tempo) poi un paio di scarpette e lo segue in tutto il suo percorso. La storia di Jorginho, quel ragazzo che sembrava troppo fragile per resistere agli urti della vita e degli avversari è cominciata con gli allenamenti sulla sabbia che sua madre voleva facesse per abituare il fisico alla resistenza e migliorare la destrezza nel controllo della sfera.

Sambonifacese, Verona (dalle giovanili fino alla prima squadra), Napoli, Chelsea, la conquista della Champions e adesso la Nazionale. "È incredibile", ripeteva impugnando la medaglia al collo. Tutto vero e meritato. Mancini gli ha affidato le chiavi della squadra, nel settore nevralgico del campo sa che sono in buone mani. Cuce il gioco, detta il ritmo della manovra, disegna la ragnatela dei passaggi, sa quando deve (e può) affondare la traettoria oppure è necessario far scomparire la palla. Ora la vedi, ora non la vedi più… "Di brasiliano sento di avere un po' la tecnica, dalla mentalità italiana ho acquisito la voglia di allenarsi sempre e bene e di vincere".

Non c'è trucco né inganno, è solo che a lui queste cose riescono con la stessa naturalezza di quando palleggiava coi ragazzi di Napoli in strada, nei pressi del Duomo. "Quando chiudo gli occhi durante l'inno nazionale penso a tutto quello che ho passato". Jorginho, che s'è aggregato agli Azzurri con qualche giorno di ritardo in virtù della finale di Coppa, è di una sincerità disarmante. E per questo piace. "È un momento importante per me – dice ai microfoni della Rai -, cerco di concentrami al massimo, di pensare a tutto quello che ho vissuto, provo gioia e ringrazio di essere lì".

Nella nuova Italia nata dalle ceneri della mancata qualificazione al Mondiale 2018 il centrocampista dei Blues ha un ruolo chiave. All'orizzonte ci sono gli Europei e nella lista dei convocati è un punto fermo. "In questo lungo periodo l'Italia ha sofferto e io penso che questo sport possa darti tante cose e grandi emozioni, fare felice il popolo italiano sarebbe molto bello".

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