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Il futuro di Ibra è un’incognita: deve operarsi, il Milan ha pronto per lui un ‘piano b’

Come sta Zlatan fa il paio con quel “continuo se sto bene” mormorato nel momento dell’apoteosi per lo scudetto. Ibra deciderà a breve cosa fare: continuare la carriera da calciatore oppure smettere, ma senza lasciare il Milan.
A cura di Maurizio De Santis
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Smaltita l'euforia per la conquista dello scudetto, per Ibra e il Milan è il momento di prendere una decisione per il futuro.
Smaltita l'euforia per la conquista dello scudetto, per Ibra e il Milan è il momento di prendere una decisione per il futuro.

Il sigaro della vittoria fumato in campo. Il discorso da adrenalina pura nello spogliatoio e quel "tranquilli, non smetto" che sembrava un annuncio per il futuro. Zlatan Ibrahimovic s'è preso la scena nel giorno nelle 48 ore scandite dalla conquista del titolo e l'ovazione della Milano rossonera. Era lui a bordo del bus ad arringare la folla concedendole perfino un "raga… mandiamo un messaggio a Calhanoglu", a corredo degli sfotto' rivolti al turco "traditore" per aver preferito il passaggio all'Inter.

Smaltita la sbornia del successo e dei festeggiamenti, a mente fredda adesso serve ragionare di futuro, capire cosa fare: continuare a giocare oppure appendere le scarpe al chiodo? E soprattutto, particolare dirimente, quali sono le sue condizioni fisiche? I problemi al ginocchio e al tendine d'Achille ne hanno smorzato l'impiego, il suo "peso" nello spogliatoio s'è avvertito ed è stato determinante ma quali saranno dimensione e ruolo a partire dalla prossima stagione?

Come sta Zlatan fa il paio con quel "continuo se sto bene" mormorato nel momento dell'apoteosi. Riuscire a comprenderlo in tempi brevi traccia una linea spartiacque per rinnovare da calciatore oppure ripensarsi in un'altra veste. Ecco perché c'è una valutazione che sarà dirimente e verrà fatta dopo l'intervento in artroscopia a cui il calciatore si sottoporrà nei prossimi giorni. L'usura del tempo gli ha lasciato addosso segni e sofferenze da guerriero: con loro deve fare i conti anche uno come Ibra. Solo dopo aver affrontato l'operazione, in base al consulto medico e alle sensazioni che gli darà il suo corpo, farà una scelta chiara, definitiva.

Il sigaro della vittoria. Ibrahimovic lo ha fumato nel giorno del successo col Sassuolo che ha consegnato lo scudetto al Milan.
Il sigaro della vittoria. Ibrahimovic lo ha fumato nel giorno del successo col Sassuolo che ha consegnato lo scudetto al Milan.

Il Milan per lui ha pronto anche un piano b (come raccontato dal Corriere della Sera): se il responso sarà positivo e Ibra sarà certo di potersi mettere a disposizione di Pioli senza indugi allora avrà per sé un contratto annuale con stipendio di 2.5 milioni di euro che potrebbe lievitare per effetto di una serie di bonus a obiettivo e premi di rendimento. Nella peggiore ipotesi, quella che lo costringerebbe a prendere atto che è finita, non direbbe addio al Milan ma resterebbe con un ruolo da dirigente. Difficile pensare a Ibra dietro la scrivania. Difficile anche per lui immaginarsi così. "Se non sono più in grado di giocare, cosa faccio?", disse a Espn. Coraggio, il meglio è passato.

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