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Il debutto di Haaland nel Manchester City è un disastro: al Liverpool il Community Shield

Il Liverpool ha vinto il Community Shield. Klopp ha conquistato l’ultimo trofeo che gli mancava. I gol di Alexander-Arnold, Salah e Darwin Nunez hanno steso il Manchester City. Esordio con gol per Alvarez, ma non per Haaland, il peggiore in campo.
A cura di Alessio Morra
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Il Liverpool vince il primo trofeo della stagione del calcio inglese. I Reds hanno conquistato il Community Shield, a Leicester hanno sconfitto 3-1 il Manchester City di Guardiola, che perde la seconda finale di fila in questa manifestazione. L'incontro è stato deciso dai gol di Salah e Darwin Nunez. Klopp conquista l'unico titolo che gli mancava da allenatore del Liverpool, che porta a casa questo trofeo per la sedicesima volta, la prima dal 2006. Pessimo l'esordio di Haaland, che ha toccato pochissimi palloni ed è sembrato ancora fuori dagli schemi di Guardiola e che nel finale si è divorato un gol fatto.

La Premier League inizia tra una settimana. Liverpool e Manchester City nelle ultime stagioni hanno dato vita a dei serratissimi testa a testa, sanno che ogni punto è prezioso, e bisogna essere pronti subito; pure per vincere questo trofeo. E quest'anno né Klopp né Guardiola hanno snobbato la Community Shield. Tra i Reds mancava l'infortunato Alisson, ma tutti gli altri titolari erano a disposizione, Firmino titolare con Salah e Luis Diaz. Nel City esordio per Haaland, centravanti nel 4-2-3-1 con alle spalle Bernardo Silva, Mahrez, Grealish e De Bruyne.

In palio c'è un trofeo, si vuole vincere a Leicester, ma non è semplice, perché oltre che per la forza dell'avversario, c'è ancora una condizione un po' precaria. Il Liverpool fa la partita, fa tanto palleggio e cerca lo spazio giusto. Il gol dei Reds arriva dopo 21 minuti. Alexander-Arnold prende la mira e segna, ma per battere Ederson c'è bisogno dell'involontaria collaborazione di Aké, 1-0 che il VAR valuta e conferma dopo un paio di minuti di visione.

Il portiere brasiliano tiene su la sua squadra che davanti fa molto poco. Un po' perché Mahrez sembra in ritardo di condizione e perché Grealish sembra sempre schiacciato dai 100 milioni spesi per lui un anno fa e un po' perché Haaland pare un pesce fuor d'acqua.

Esordio con il Manchester City per Haaland.
Esordio con il Manchester City per Haaland.

Entrare negli schemi di Guardiola non è semplice, ci vuole del tempo, così è pure per il norvegese che nel primo tempo ha un'occasione e mezza ma non riesce a essere veramente pericoloso, pure perché davanti si trova il miglior centrale al mondo Virgil van Dijk. Nei primi 45 minuti Haaland tocca appena 8 palloni. Il copione, a lungo, non cambia nella ripresa né per Haaland né per il Manchester City, che un anno fa perse la Community Shield contro il Leicester.

Guardiola manda in campo Foden e Alvarez, Klopp risponde con Darwin Nunez che va subito a un passo dal gol, Ederson si immola e gli dice di no. Tra il 69′ e il 71′ la partita ha un impeto e ce l'ha per il City, che chiede un rigore per un mani di Matip. L'arbitro fa segno di continuare, il VAR non interviene. Poco dopo con un contropiede perfetto arriva l'1-1 di Alvarez, ma il direttore di gara Pawson annulla. Il VAR questa volta interviene, valuta e dice che l'esordio dell'argentino è bagnato da un gol, partita in parità.

Il VAR è determinante, di nuovo, poco dopo, ma questa volta a favore del Liverpool. Pawson assegna un rigore per un mani di Ruben Dias. Salah calcia alla grande, Ederson intuisce, ma non può arrivarci, 2-1. Il City ci prova, la squadra campione d'Inghilterra ha anche 7 minuti di recupero per provarci,  nel secondo Haaland fa gol, ma la rete è annullata perché il cross di Foden era uscito fuori dal campo. Al 94′ il Liverpool realizza il gol del 3-1 con Darwin Nunez, l'uruguagio chiude un'azione spettacolare e chiude l'incontro. Il trofeo è del Liverpool.

Il gol di Darwin Nunez rende ancora molto peggiore l'esordio di Haaland che in oltre 90 minuti ha toccato appena 15 palloni, otto nel primo tempo, e che ha tirato solo tre volte in porta. L'ultima conclusione è l'emblema della sua partita. Haaland si divora il gol del 2-3 al 96′ calciando sulla traversa un pallone che era solo da appoggiare in rete, un tocco semplice per un giocatore come lui. Ma non era giornata per il bomber che con uno sguardo sconsolato ha commentato il suo errore. Tra una settimana proverà a rifarsi.

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