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Il corteo funebre di Pelé si ferma sotto casa della mamma ignara della sua morte: lei non c’è

La sorella di O Rey ha svelato come nelle scorse settimane, con il progressivo peggioramento del quadro clinico dell’ex campione, sia stato fatto un tentativo di raccontare alla donna quale fosse l’effettiva gravità delle condizioni di salute.
A cura di Maurizio De Santis
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Pelé in una vecchia immagine con la madre, Celeste. La donna, centenaria e in difficili condizioni di salute, non sa che il figlio è morto.
Pelé in una vecchia immagine con la madre, Celeste. La donna, centenaria e in difficili condizioni di salute, non sa che il figlio è morto.

Quando l'auto a bordo della quale c'era la bara di Pelé è passata davanti alla casa natia il respiro e il cuore della folla s'è fermato per qualche attimo. Il pensiero è andato a Doña Celeste, la madre centenaria che non sa della morte del figlio e le cui condizioni di salute sono così delicate da suggerire ai parenti più stretti di tenerla (ancora) all'oscuro del lutto. Il dolore per la notizia potrebbe essere troppo forte da sopportare per l'anziana donna che il 20 novembre scorso ha raggiunto il secolo di vita. La dedica della Perla Nera con tanto di foto è stata forse l'ultimo abbraccio rea madre e figlio.

A badare a lei ci pensa, Maria Lúcia (sorella di O Rey), 78 anni. Si è affacciata al balcone, ha salutato con grande emozione rispondendo alla ovazione delle persone che si sono unite corteo funebre e, poco prima, avevano partecipato al rito nello stadio del Santos. Quasi trecentomila persone si sono recate in pellegrinaggio laddove Edson Arantes do Nascimiento era divenuto leggenda, laddove l'ex calciatore ha lasciato chiuso in un armadietto quegli effetti personali venerati a mo' di amuleto.

La bara di Pelé a bordo del mezzo che lo ha trasportato attraverso le strade di Santos.
La bara di Pelé a bordo del mezzo che lo ha trasportato attraverso le strade di Santos.

Maria Lúcia ha provato a trattenere le lacrime con grande contegno. Quella situazione così strana, in cui il mondo intero ha acceso i riflettori sulla loro vita ma la signora Celeste deve restarne al riparo, provoca angoscia e tenera tristezza. La stessa sorella di Pelé ha svelato come nelle scorse settimane, con il progressivo peggioramento del quadro clinico dell'ex campione, sia stato fatto un tentativo di raccontare alla donna quale fosse l'effettiva gravità delle condizioni di salute.

Le disse che avrebbe pregato per il fratello ma non si fino a che punto le sue parole siano riuscite a fare breccia in quel mondo parallelo nel quale la madre vive da tempo. "Non sa nulla. Le parliamo ma non sappiamo se riesce a capire o meno. È nel suo piccolo mondo. A volte è lucida e presente a se stessa, a volte no. Lei apre gli occhi e io le dico: Preghiamo per lui. Non è cosciente".

Maria Lúcia ha visitato il fratello ormai in fin di vita il 21 dicembre scorso, si recò all'ospedale dove era stato ricoverato da fine novembre ed era stato raggiunto da alcuni dei familiari più stretti. Gli sono rimasti accanto fino all'ultimo respiro e al momento più duro, degli occhi che si chiudono per sempre.

La casa della Perla Nera dinanzi alla quale si è fermato il corteo funebre.
La casa della Perla Nera dinanzi alla quale si è fermato il corteo funebre.

La salma di Pelé sarà seppellita al Memoriale della Necropoli Ecumenica (il cimitero più alto al mondo) al termine di una cerimonia riservata solo ai familiari e agli amici intimi. La tomba di O Rey è al nono piano dei quattordici che consentono all'edificio di svettare sulla città, affacciati su Vila Belmiro, lo stadio che lo ha coccolato, protetto, osannato e gli ha tributato l'omaggio prima di dire addio alle sue spoglie mortali.

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