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Iker Casillas ricorda l’infarto: “Se non fossi stato sul campo d’allenamento sarei morto”

L’ex portiere del Real Madrid Iker Casillas, il 1° maggio del 2019, ebbe un attacco cardiaco mentre si allenava con il Porto. A distanza di un anno Casillas ha dichiarato che se si fosse sentito male in un altro luogo probabilmente avrebbe perso la vita: “Sono stato fortunato a trovarmi sul campo di allenamento perché il medico ha agito molto rapidamente. Mi ha salvato la vita. Se fosse accaduto in qualche altro posto, non sarei più vivo”.
A cura di Alessio Morra
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Anche la Spagna sta vivendo un momento durissimo a causa della pandemia, tantissimi sportivi si stanno dando da fare. Tra questi c'è anche Iker Casillas, leggendario portiere del Real Madrid e campione del mondo con la Spagna, che in una diretta Instagram ha parlato dell'attacco cardiaco che ebbe quasi un anno fa.

Casillas subì un attacco di cuore un anno fa

‘AS' riporta le parole di Casillas, che lo scorso 1° maggio mentre era al campo d'allenamento del Porto si sentì male, i medici capirono che il problema era molto serio. Il giocatore fu prontamente soccorso, fu portato in ospedale, così riuscì a salvare la pelle. Casillas, ora candidato alla presidenza della federcalcio spagnola, che dopo quell'episodio ha deciso di lasciare l'attività, ha detto che probabilmente sarebbe morto se si fosse sentito male in un luogo diverso dal centro d'allenamento:

Ero terribilmente spaventato. Sono stato fortunato a trovarmi sul campo di allenamento perché il medico ha agito molto rapidamente. Mi ha salvato la vita. Se fosse accaduto in qualche altro posto, non sarei più vivo.

La parata più bella nella finale dei Mondiali 2010

Mentre su Twitter Iker Casillas ha risposto alla domanda di un tifoso che gli ha chiesto qual'è stata la parata più bella mai fatta in carriera. L'ex numero uno ha scelto un grande intervento compiuto nella finale dei Mondiali del 2010:

La parata più importante della mia carriera? Quella su Robben al 62′ della finale mondiale del 2010 tra Spagna e Olanda. Non è tanto per la spettacolarità, ma più per il fatto che è stata decisiva. In quel momento ho provato a visualizzare ciò che poteva fare. Lo conoscevo già dal Real Madrid ed ero consapevole delle sue capacità. Quindi volevo lasciarlo sul lato sinistro, per vedere se stesse cercando di aggirarmi, tuttavia ha deciso di tirare rapidamente e sono riuscito a difenderlo con il piede destro.

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