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Iervolino si è preso la Salernitana in 48 ore, l’ok è arrivato alle 23.52: “Ora parlerò con Ribery”

Danilo Iervolino ha salvato la Salernitana in una vera e propria corsa contro il tempo, conclusasi pochi minuti prima della mezzanotte del termine fissato dalla FIGC. Il nuovo proprietario del club annuncia le sue prime mosse.
A cura di Paolo Fiorenza
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La Salernitana è salva, e lo è anche la Serie A: la cessione del club campano a Danilo Iervolino dalle mani del duo Lotito-Mezzaroma, tramite i due trust creati allo scopo nella scorsa estate, permette al Cavalluccio di scongiurare l'esclusione dal massimo campionato, come statuito dalle norme FIGC, ed evita al calcio italiano la figuraccia mondiale di proseguire il torneo con sole 19 squadre, annullando i precedenti risultati della formazione granata.

Niente di tutto questo avverrà: si riparte con la Salernitana a tenersi stretti i suoi 8 punti in classifica, che la pongono all'ultimo posto dietro Genoa e Cagliari, col match di Udine sub judice dopo la mancata disputa per il divieto di trasferta dell'ASL. Iervolino si prende il club versando 10 milioni e stanziandone 20 per la gestione corrente e per rafforzare la squadra nel mercato di gennaio. Un'offerta al ribasso che se da un lato ha reso furioso Lotito, che ambiva a ben altre cifre, è parsa inevitabile quando la FIGC ha bocciato la richiesta della Lega di Serie A di concedere un'ulteriore proroga per la cessione, rimandandola ancora alla prossima estate.

Peraltro anche a cifre notevolmente più basse di quelle di cui si era parlato nei mesi scorsi, formalizzare la chiusura dell'operazione nei tempi previsti (la mezzanotte del 31 dicembre, con ulteriori 45 giorni da quel momento per completare il passaggio di proprietà) non è stato facile, con una vera e propria corsa contro il tempo conclusasi poco prima che si stappasse lo spumante per salutare il nuovo anno. Iervolino, che già si era interessato al club un paio di settimane fa, ha deciso solo il 30 dicembre di affondare il colpo. A quel punto – racconta il Corriere dello Sport – ha dato mandato allo Studio Legale Sica di contattare i trustee per chiedere la documentazione necessaria per presentare l'offerta, producendo quanto richiesto in meno di 48 ore.

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Il momento in cui è stato certo che la Salernitana era salva è arrivato peraltro quasi sul gong. Alle 23.52 del 31 dicembre nella posta dello Studio Sica è giunta un'email: "Offerta accettata". A quel punto per i tifosi la festa è stata doppia: per salutare il 2022 e per celebrare la salvezza della propria squadra del cuore. "Ci ho pensato nelle ultime ore – racconta Iervolino al Corsport – Pensando alla possibile esclusione del club granata dal campionato, è intervenuto un sussulto del senso del dovere. Sono felicissimo, entusiasta ed anche carico di responsabilità perché so che la squadra ha un rapporto osmotico con la città. Però a me piacciono le sfide, lancerò il cuore oltre l'ostacolo. Sono un sognatore, che non smette mai di lottare. Ce la metterò tutta affinché la Salernitana possa restare in A. Sarò un presidente tifosissimo".

Il fondatore dell'Università telematica Pegaso non vuole vendere fumo, ma fa capire che il suo impegno sarà massimale per dare una sterzata alla stagione: "Mi auguro di riuscire a perfezionare quanto prima il trasferimento delle quote e di poter entrare nel mercato per elaborare una strategia importante. Credo ancora che la Salernitana possa salvarsi, la classifica è corta. Ai ragazzi dirò di giocare con la consapevolezza della vicinanza della nuova società, di affrontare la partita col Venezia con il massimo impegno perché è una sfida fondamentale. Cosa dirò a Ribery? Che dovrà essere il faro e la guida per tutti i giovani che credono in lui. Lo inviterò a continuare a mettere al servizio della squadra la sua grandissima esperienza".

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Iervolino sogna una Salernitana che sposi il modello spagnolo: "Il mio modello è quello di una ‘cantera' di stampo spagnolo, che possa far crescere giovani talenti e portarli alla ribalta internazionale. Mi impegnerò affinché la Salernitana diventi una fucina di campioni di razza ma soprattutto un punto di riferimento stabile per le giovani generazioni e per tutto il mondo del terzo settore. Ho in mente diverse soluzioni che rendano possibili sia i risultati sul campo di calcio sia l'equilibrio del conto economico. Il tutto rafforzando la centralità del rapporto tra istituzioni, associazioni, società civile e l'intera comunità granata. I tifosi saranno la mia forza. Da loro e dal loro straordinario tifo trarrò l'energia necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati".

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