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“Hai sbagliato, correggi”. Aguero posta il video del dialogo con il quarto uomo

Nella semifinale di ritorno giocata all’Etihad Stadium Sergio Aguero è entrato in campo solo alla fine del match e a risultato acquisito. A distanza di qualche giorno ha pubblicato un simpatico video dell’episodio che lo ha visto suo malgrado protagonista. Il quarto uomo sbaglia a indicare il suo numero e la reazione diventa virale.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Manchester City è in finale di Champions League. La vittoria contro il Paris Saint-Germain ha consegnato alla squadra di Pep Guardiola la qualificazione per il big match che vale la Coppa in programma il 29 maggio a Istanbul (in Turchia). Sarà una sfida tutta inglese e dalle sfumature di azzurro (come la maglia dei Citizens) fino al blues del Chelsea. Per il ‘Kun' Aguero è l'ultima occasione per congedarsi dal club e dai tifosi provando a fare la storia: vincere quel trofeo tanto ambito e più volte mancato in questi anni, lasciare la squadra – è in scadenza di contratto – da trionfatore.

Nella semifinale di ritorno giocata all'Etihad Stadium l'attaccante argentino è entrato in campo solo alla fine del match e a risultato acquisito. Appena cinque minuti sul 2-0 in favore del City mentre all'andata – in occasione del successo per 1-2 al Parco dei Principi – era rimasto in panchina. Al momento del cambio, però, s'è verificato un episodio che ha destato curiosità. Il quarto uomo alza la lavagna elettronica per indicare l'ingresso del calciatore ma segnala il numero 9. Aguero se ne accorge, resta stupito per qualche attimo (l'espressione del viso è emblematica) poi richiama l'attenzione dell'ufficiale di gara. "Hey… guarda che hai sbagliato – dice l'argentino -. Io non sono il numero 9 ma il 10". Imbarazzato, il quarto uomo provvede subito a modificare. Il Kun entra e sorride. A distanza di qualche giorno ha pubblicato un simpatico video dell'episodio che lo ha visto suo malgrado protagonista.

Sono sei le presenze in questa edizione della Champions per il sudamericano per un totale di 133 minuti giocati. Pochi davvero rispetto al passato. Poco più che una comparsa ma c'è una spiegazione: gli infortuni che lo hanno relegato dietro le quinte per buona parte della stagione. Due le reti segnate, tutte nella fase a gironi: la prima al Porto (nel match d'esordio del Gruppo C vinto 3-1), la seconda al Marsiglia (battuto nell'ultima gara per 3-0).

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