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Haaland non si ferma più: l’alieno norvegese in gol anche con il Werder

Dopo aver colpito la difesa del Paris Saint-Germain in Champions League, il diciannovenne attaccante del Borussia Dortmund ha firmato anche la seconda rete con cui la formazione giallonera ha vinto a Brema. Con quello realizzato in campionato, salgono ora a 40 i gol segnati in stagione dall’incredibile giocatore norvegese.
A cura di Alberto Pucci
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Se il Borussia Dortmund è ancora a caccia del Bayern Monaco in Bundesliga, e in corsa per il passaggio del turno in Champions League, il merito è anche e soprattutto di Erling Haaland. Il diciannovenne norvegese si sta infatti confermando un macchina da gol, e dopo aver fatto piangere il Paris Saint-Germain non si è fatto intenerire neanche dalla difesa del Werner Brema: colpita a freddo dal 2-0 dell'extraterrestre nato in Inghilterra.

Con la rete segnata al ‘Weserstadion', l'ex bomber del Salisburgo ha così aggiornato il suo incredibile tabellino: 40 i gol fatti in stagione in 30 partite tra Austria, Germania ed Europa (in Champions sono 10 in 7 partite, secondo più giovane a riuscirci dopo Mbappè), 8 gli assist forniti ai compagni, centinaia i complimenti arrivati da tutto il continente. Numeri straordinari che vanno di pari passo con la sua valutazione che lievita di partita in partita. Il tutto all'età di 19 anni e poco più di 200 giorni.

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L'obiettivo di Haaland

"Ho sempre detto a me stesso che sarei voluto diventare un grande calciatore a livello professionistico – ha dichiarato recentemente Haaland al sito ufficiale della Bundesliga – Per tutta la mia vita ho avuto questo in testa. La carriera di mio papà? Provare a diventare più forte di lui è sempre un obiettivo per me. Io sono ancora dietro rispetto a lui, che ha giocato 34 partite con la Norvegia e più di 200 gare in Premier League".

A raccontare le prime straordinarie settimane in Germania del ragazzino terribile, ci ha provato anche Lucien Favre: "Sta andando alla grande, ha una mentalità da campione. Guarda sempre avanti, pensa solo a migliorarsi – ha spiegato in conferenza stampa il tecnico del BVB – Se perde in allenamento o non segna, è infelice. Può fare molto, sa fare tutto. Poi ha solo diciannove anni, ha ancora molto da fare e grandi potenzialità per migliorare. A volte, con lui in campo, a noi non resta da far altro che difendere".

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