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Haaland alla Juventus, tra clausola e maxi-ingaggio: la strategia di Raiola

Si entra nella fase calda per il futuro di Erling Haaland, gioiello del Salisburgo corteggiato da mezza Europa. Viaggio nella strategia di Raiola: dalla volontà di chiudere la partita già nel mercato di gennaio alle mosse mediatiche per far lievitare commissioni e ingaggio. Con la Juventus sullo sfondo.
A cura di Redazione Sport
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Ogni sessione di calciomercato ha i suoi tormentoni e i suoi protagonisti. Il mercato di gennaio 2020, ormai alle porte, ha già il suo volto da copertina: è quello di Erling Braut Haaland, 19enne attaccante del Salisburgo che si è imposto all'attenzione dei grandi club europei – Juventus in testa – con un impatto da predestinato in Champions League. Otto gol in sei partite nel girone di Liverpool e Napoli, da aggiungere alle 16 messe a segno in un campionato (quello austriaco) che già gli sta stretto, per un totale stagionale di 28 gol in 22 incontri. Numeri che hanno messo in moto la diabolica macchina strategica di Mino Raiola.

Haaland e la clausola Raiola

Per comprendere appieno le dinamiche che definiranno il futuro di Haaland è necessario focalizzarsi su quella che è già stata definita la ‘clausola Raiola‘. Nel contratto del centravanti norvegese è prevista una clausola rescissoria da 20 milioni di euro attivabile a gennaio, alla quale vanno aggiunte le robuste commissioni chieste – come da tradizione – dall'agente di origini campane. La strategia di Raiola, anche sul piano mediatico, è quella di favorire un gioco al rialzo per ingaggio e commissioni, a fronte di una spesa evidentemente irrisoria per il cartellino di uno dei giovani più promettenti del panorama calcistico mondiale.

Dove va Haaland? Non solo Juventus

La Juventus è scesa in campo in tempi non sospetti per Haaland, già seguito dagli osservatori bianconeri ai tempi per Molde. I rapporti con Mino Raiola sono estremamente saldi e la Juve ha già accettato in passato le condizioni poste dall'agente per un certo tipo di trattativa (stipendio elevato e commissioni super). I bianconeri, però, non sono soli nella corsa al norvegese. Al di là del Manchester United, molto chiacchierato in virtù della presenza di Solskjaer, ex allenatore di Haaland in Norvegia, sono i club della Bundesliga a rappresentare l'insidia maggiore. Borussia Dortmund e soprattutto Lipsia – club della famiglia Red Bull come il Salisburgo – possono accontentare Haaland sia sul piano economico, sia su quello tecnico. Il giocatore vuole ampie garanzie sulla centralità nel progetto e sul minutaggio, motivo per cui è disposto anche ad affrontare una tappa intermedia nella scalata verso il gotha del calcio. I club tedeschi, da questo punto di vista, sono persino in vantaggio rispetto alla Juve. Ma la partita, con gennaio alle porte, è apertissima.

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