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Guardiola sa che contro il Real Madrid serve solo una cosa: “Altrimenti nessuna chances di vincere”

Nella conferenza della vigilia il tecnico catalano del Manchester City è stato chiaro: “Per noi è già un onore, ma se vogliamo la finale la otterremo solo in un modo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Semifinale di Champions League, il tempo è arrivato. Martedì 26 aprile c'è il primo atto che vedrà di fronte due colossi assoluti, il Real Madrid di Carletto Ancelotti e il Manchester City di Pep Guardiola. Entrambi nei rispettivi campionati stanno andando a vincere il titolo, entrambi cammin facendo in Europa hanno trovato il giusto assetto e sono cresciuti fino a meritarsi la qualificazione alla sfida che varrà la finale. 180 minuti in cui potrà accadere di tutto, con gli spagnoli che il tecnico catalano conosce benissimo, sia per l'ambiente sia per la mentalità visto che questa partita odora di derby personale. Che Pep Guardiola sa di poter vincere solamente in un caso.

La conferenza stampa della vigilia ha evidenziato la voglia dei Citizens di strappare l'ultima soddisfazione a livello europeo, andare in finale di Champions League a discapito del Real Madrid che oggi, anche guardando il cammino degli spagnoli è più di una semplice avversaria: ha le caratteristiche per mettere in difficoltà gli inglesi, approfittando anche della seconda gara, al Bernabeu dove si vivrà un'accoglienza che Guardiola conosce benissimo, avendola affrontata infinite volte sulla panchina del Barcellona. "Per noi è un onore" sottolinea alla vigilia della super sfida: "Abbiamo grande rispetto per il Real, essere qui è fondamentale per poter imparare e migliorarci ancora. Se poi perderemo non parliamo di disfatta".

Un City già battuto in partenza che proverà solamente a tenere testa ai Blancos? I presupposti per un Real Madrid favorito ci sono anche ascoltando la novena dei problemi che Guardiola snocciola in conferenza: "Walker e Stones sono in dubbio. Kyle non si allena da dieci giorni e  John dal Brighton. Gabriel Jesus terzino? Non ho detto che giocherà lì, anche se ripeto che potrebbe ricoprire quel ruolo nel bisogno". Un bisogno che il City ha di ritrovare il gruppo in grado di poter confrontarsi alla pari con la squadra di Ancelotti: "I tifosi vogliono vincere sempre e tutto, io provo a portare i club in cui alleno ai massimi livelli, poi ci sono anche gli avversari".

Avversari che Guardiola conosce alla perfezione, come la propria squadra: "Noi non dobbiamo pensare solamente ad una cosa, alla storia. Se paragoniamo la loro storia alla nostra, allora non avremo alcuna chances di vincere. Dobbiamo pensare alla cultura del Real e prenderla: anche quando perde, continua a giocare. Solamente pensare questo e a provarci fino alla fine e ricordare il cammino che ci ha portati fin qui, un cammino importante. Dovremo giocare concentrati e uniti, così allora possiamo farcela".

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