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Guardiola, l’uomo che ha cambiato il calcio e che non ha paura di dire quello che pensa

Da Cruyff ha imparato tutto. Il gioco del maestro olandese lo ha fatto suo e lo ha modificato perché il calcio si evolve. Ha vinto quasi 50 trofei, tra campo e panchina. Guardiola a 50 anni continua a essere protagonista non solo sul rettangolo verde. Da Cruyff Pep ha imparato ad avere coraggio ed esprime le sue idee sempre, a costo di essere anche oggetto di critiche pesanti, come quando ha parlato dell’indipendenza della Catalogna e come quando ha indossato una felpa della ONG Open Arms.
A cura di Alessio Morra
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Senza voler scatenare una guerra di religione si può dire che Pep Guardiola è uno degli allenatori che ha cambiato il corso della storia del calcio, non solo per i trofei che ha vinto. Piaccia o no, Pep è uno dei più vincenti di sempre nella storia del calcio. Di titoli ne ha vinti addirittura 46 (17 da giocatore e 29 da allenatore). Un numero mostruoso. Ha legioni di fan, ma ci sono anche decine e decine di appassionati che non amano il suo calcio. Guardiola compie 50 anni, li festeggia a Manchester dove prova a vincere ancora titoli e dove sta cercando di inculcare il suo verbo ai suoi calciatori. Ma Pep cerca di diffondere il suo ‘credo' anche fuori dal rettangolo verde.

Erede di Cruyff, in campo e fuori

I grandi campioni e i grandi allenatori hanno degli adepti, dei delfini e sulla propria strada a volte trovano anche degli allievi che poi vanno via sbattendo la porta. Guardiola, considerando il suo percorso, in campo e fuori è l'erede diretto (e perfetto) di Johan Cruyff. I principi del calcio olandese li ha fatti suoi, li ha imparati quando era ragazzino e li ha modificati con l'evoluzione del tempo, oltre che del calcio. Ma la grandezza del mito Cruyff si è alimentata anche con tante parole e tanti gesti forti come quello che fatto in una delle tante partite di Premier League del periodo delle feste. Dopo aver vinto 1-0 in casa del Manchester City Pep si è presentato in tv indossando una felpa della ONG Open Arms, un gesto che non è passato inosservato. Un anno prima sempre parlando di quell'organizzazione modificò una storica frase di Cruyff che è passata da: "Esci e divertiti" a "Esci e salva senza permesso".

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Le battaglie di Pep

C'è stato chi lo ha criticato aspramente e chi invece lo ha ammirato, addirittura rivalutato, e ha applaudito il tecnico, che ha mostrato il suo sostegno ai rifugiati. Al di là delle connotazioni politiche e delle relative battaglie (come quella sull'indipendenza della Catalogna) c'è da dire che Pep è un uomo che non ha paura di prendere delle posizioni, a volte anche scomode, anche su vicende meno importanti, vedi la polemica con l'ex compagno di nazionale Canizares. Ma è anche per questo che i suoi calciatori lo seguono e apprezzano il suo lavoro, che è meticoloso fino a essere ossessivo, basti pensare a quando rimprovero Sterling per un gol divorato dopo aver vinto una finale di FA Cup per 6-0 contro il Watford. E c'è da scommettere che mentre continua a pensare a come vincere ancora trofei Guardiola continuerà a essere un uomo libero e a dire quello che pensa, qualità che al giorno d'oggi è rarissima.

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