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Guardiola fa un passo indietro prima della finale con l’Inter: “Per la storia sono migliori di noi”

Al Media Day Guardiola ha parlato del DNA europeo dell’Inter, un fattore che manca al suo Manchester City: “Questa è una finale contro un top team”
A cura di Ada Cotugno
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Per Pep Guardiola la Champions League non è solo un semplice trofeo: da quando ha lasciato il Barcellona l'allenatore spagnolo non è più riuscito a vincere la coppa e adesso con il Manchester City non vuole lasciarsi sfuggire l'occasione una seconda volta.

Con il club inglese ha già raggiunto la finale nel 2021, perdendo per 1-0 contro il Chelsea. Questa volta dovrà vedersela con l'Inter, un impegno da non prendere assolutamente sottogamba. Guardiola conosce bene la storia e il valore degli avversari che in questa competizione hanno superato sfide durissime e tanti momenti di difficoltà.

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I nerazzurri hanno DNA europeo, a differenza del City che in Europa non ha mai vinto. Al Media Day l'allenatore si è concentrato proprio du questo aspetto, sottolineando la forza degli avversari: "Cercheremo di fare del nostro meglio e sappiamo che la finale è come ti comporti in quei 95 minuti specifici, non la storia. Per la storia sono migliori di noi. Riguarda quello che devi fare per essere migliore dell'avversario in 95 minuti, non conta quello che hai fatto nella fase a gironi o in Premier League o in FA Cup. Dobbiamo essere migliori di loro".

Il gioco delle squadre italiane in Europa può essere sempre insidioso e in questa stagione Inzaghi è riuscito a dare una forte identità all'Inter in tutte le partite più importanti. Guardiola ha studiato gli avversari e le contromosse per provare ad arginarli: "Non è facile attaccare il sistema difensivo che usano. Non dobbiamo essere molto ritmici e avere pazienza. Lo faranno con tre, quattro passaggi e dobbiamo farlo e conoscere il ritmo giusto che dobbiamo giocare".

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In tutta la sua carriera lo spagnolo ha sempre speso buone parole nei confronti degli avversari, rispettandoli prima di ogni sfida. Anche con l'Inter ha utilizzato la stessa strategia vista più volte anche negli anni passati: "Sappiamo come va la partita, puoi diventare ansioso e questo sarà un problema, ma loro sono abituati a controllare tutte le partite in Italia e noi dobbiamo difenderci molto bene. Questa è una finale contro un top team e dobbiamo farcela. Siamo fiduciosi, sono tanto ottimista ma allo stesso tempo non posso negare la qualità dell'avversario. Non l'ho mai fatto e soprattutto non in finale di Champions League".

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