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Gli effetti del Covid sui calciatori del Newcastle: “Non camminano, hanno piaghe in bocca”

Jamaal Lascelles e Allan Saint-Maximin sono i due giocatori del Newcastle che stanno malissimo per gli effetti durissimi del coronavirus. A raccontare delle condizioni di salute preoccupanti è il tecnico, Steve Bruce: “Se qualcuno ha ancora qualche perplessità e vuol sapere quanto è pericoloso il coronavirus lo possiamo spiegare noi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Vomito. Ulcere alla bocca. Non ce la fanno nemmeno a camminare. Il tempo di fare due passi e devono tornare a letto. I due giocatori del Newcastle, Jamaal Lascelles e Allan Saint-Maximin, stanno malissimo. Le loro condizioni di salute sono peggiorate da quando sono risultati positivi al coronavirus. E quei sintomi che si erano manifestati in maniera lieve poco alla volta hanno trasformato il Covid-19 in un incubo. Ventisette anni il primo, ventitre il secondo: la discriminante dell'età non c'entra, così come l'essere atleti perfettamente in forma e seguiti dallo staff del club.

A descrivere come stanno sono le parole dell'allenatore, Steve Bruce. È lui che racconta come gli effetti del Covid sui calciatori siano stati devastanti, alimentando incognite anche sull'integrità post guarigione (quando arriverà…). "Camminano per mezz’ora e poi vogliono tornare a letto. Stanno malissimo", le dichiarazioni del manager. Lascelles e Saint-Maximin non giocano una partita dal 21 novembre scorso, il contagio li ha messi letteralmente ko. E, a giudicare dall'evoluzione del malessere, non sembra esserci via d'uscita al momento.

Non sentono odori né sapori – ha ammesso Bruce -. Hanno conati di vomito e sono uscite piaghe alla bocca. È incredibile come il virus li abbia colpiti così duramente. Eppure sono giovani e in forma… se qualcuno ha ancora qualche perplessità e vuol sapere quanto è pericoloso il coronavirus lo possiamo spiegare noi.

Il Newcastle è una delle società della Premier League che ha registrato il maggior numero di contagi: nelle ultime settimane sono stati dieci i tesserati che – tra calciatori e staff tecnico – sono stati infettati dal virus che in Gran Bretagna ha avuto una mutazione preoccupante. Nel campionato inglese, inoltre, sono stati rilevati altri sette casi di positività nel periodo compreso tra il 14 e il 20 dicembre.

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