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Germania e Austria segnano entrambe un gol dopo 7 secondi, cosa hanno in comune: non è un caso

I gol di Baumgartner e Wirtz nelle amichevoli Slovacchia-Austria e Francia-Germania arrivano a tempo di record (quello dell’austriaco) e sono uniti da uno stesso filo conduttore. Basta vederli per capire perché.
A cura di Maurizio De Santis
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Christoph Baumgartner e Florian Wirtz hanno fatto la storia segnando due gol lampo nelle amichevoli SlovacchiaAustria e FranciaGermania. Nemmeno il tempo di battere il calcio d'inizio che la palla torna di nuovo a centrocampo con tanto di record fragoroso. Sei secondi il primo, sette il secondo: tanto ci hanno impiegato per metterla dentro a freddo, come si dice in gergo, finalizzando azioni frutto di situazioni e di uno sviluppo di gioco differente ma che hanno qualcosa in comune.

Almeno per quanto riguarda il 24enne centrocampista austriaco (che in Bundesliga gioca con il Lipsia) sembra ci sia andato molto vicino e che, in maniera consapevole, sia il nuovo detentore di uno speciale primato. In Austria ne sono certi ma il condizionale è d'obbligo, considerato lo scarto minimo che lo vedrebbe scalzare Lucas Podolski (7 secondi) dal podio più alto delle reti più veloci nel calcio relativo a selezioni internazionali. Baumgartner, però, può essere ugualmente felice: in calce al vantaggio della sfida con la Slovacchia (poi conclusa 0-2) c'è la sua firma.

Serata da incorniciare anche per il 20enne centrocampista del Bayer Leverkusen e della nazionale tedesca. Con la sua prodezza è andato molto vicino da riprendersi il primato finito in Austria per restituirlo al suo Paese: questione di attimi, di un passaggio in più e di un momenti di esitazione. Ma la sostanza non cambia: è stato coraggioso e al tempo stesso micidiale. Sette secondi e, grazie a un passaggio di Toni Kroos, ha gelato la Francia in avvio di match con una conclusione potente e precisa, diretta laddove nessun portiere ‘umano' può arrivare.

Che cosa hanno in comune le due reti? La stessa idea: ovvero, inventare e mettere in atto subito qualcosa per sorprendere l'avversario dopo il calcio d'inizio. Lo stesso atteggiamento offensivo corredato dalla volontà di azzannare la partita. La differenza è nello scherma e nell'interpretazione dei singoli che sfruttano i momenti del match ma, a giudicare dagli effetti, il piano escogitato è riuscito in pieno.

Nel primo caso, però, si tratta di un'azione personale travolgere: Baumgartner si fa dare palla, salta avversari come birilli, trova un varco davanti a sé e vi si fionda allungano la falcata. Non c'è calciatore della Slovacchia che lo fermi, con le buone o con le cattive. E, arrivato nei pressi dell'area di rigore, lascia partire un diagonale velenoso. Nel secondo, invece, la ricerca dell'opportunità da rete sembra partire da un'intuizione di Toni Kroos che serve al giovane Wirtz la palla sulla quale c'è scritto "va e segna". E il ‘ragazzo' del Leverkusen non si lascia pregare: anche lui trova una prateria davanti ma sceglie una conclusione di potenza per suggellare quella felice intuizione.

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