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German Denis a Fanpage.it: “Osimhen e Hojlund sono due giocatori speciali”

German Denis ai microfoni di Fanpage.it ha analizzato il momento delle sue ex squadre, Napoli e Atalanta, e ha parlato della stagione di Osimhen e Hojlund.
A cura di Vito Lamorte
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Se ti chiamano El Tanque (‘il carroarmato'), un motivo ci sarà. German Denis in tutta la sua carriera ha buttato giù le porte in tutti i modi e ha affrontato difensori che provavano a fermarlo in ogni modo. Un vero ‘nueve', come direbbero dalle sue parti. Dopo un'ottima carriera tra Argentina e Italia, questo classe 1981 ha deciso di sposare il progetto del Real Calepina in Serie D, società nata soltanto due anni fa dalla fusione di due società dilettantistiche del bergamasco.

L'ex Napoli, Atalanta e Udinese si è rimesso in gioco con la stessa passione e la stessa voglia di sempre ed è il capocannoniere (4 reti) di una squadra che sta lottando per salvarsi e dove ha ritrovato in panchina Daniele Capelli, suo ex compagno alla Dea che ha dato ufficialmente il via alla sua nuova carriera da tecnico proprio con la società di Grumello del Monte.

Con i suoi 73 gol realizzati in Serie A è uno dei bomber che si è fatto notare nel nostro campionato nell’ultimo decennio ma il suo approdo in Italia è datato 2002 a Cesena. L'esperienza romagnola non è il massimo e rientra in patria dove si fa notare per il suo ottimo feeling con il gol tra Arsenal e Independiente. Su di lui si posa l'occhio di Pierpaolo Marino che lo porta a Napoli e da qui ricomincia la lunga storia tra Denis e il calcio italiano.

La sfida tra la capolista del campionato 2022-2023 e l'Atalanta è un po' la partita del cuore per German, che non vede l'ora di vedere in campo le sue ex squadre: "È una gara particolare per me. Il Napoli sta bene e vuole continuare a viaggiare verso il titolo ma l’Atalanta potrebbe creargli fastidi. Sarà sicuramente una bella partita".

Ai microfoni di Fanpage.it l'ex attaccante di Napoli e Atalanta ha analizzato il momento delle due squadre, ha parlato della stagione spettacolare di Osimhen e Hojlund e ha raccontato un aneddoto sul suo ex compagno di squadra e attuale DT dell'Argentina Lionel Scaloni.

Sabato si gioca Napoli-Atalanta, è una partita speciale per lei.
"Sì, una gara particolare per me. Il Napoli sta bene e vuole continuare a viaggiare verso il titolo ma l’Atalanta potrebbe creargli fastidi. Sarà sicuramente una bella partita".

Che cos’ha in più il Napoli rispetto alle altre squadre?
“Il Napoli sta avendo una continuità di gioco che non è per niente facile. Ci sono calciatori che stanno vivendo un anno fantastico e poi Spalletti è stato bravissimo a costruire questo gruppo“.

L’Atalanta sta facendo un altro campionato di vertice: qual è il segreto della Dea?
"Da quando è iniziato il progetto Percassi si vedeva che la famiglia voleva fa crescere il club e l’ha fatto con il tempo. In questi anni hanno lavorato benissimo sia a livello di settore giovanile che di prima squadra e hanno avuto il merito di scegliere un allenatore come Gasperini“.

Il gol di Denis al Milan: con la maglia del Napoli il bilancio sarà di 13 reti in 63 presenze.
Il gol di Denis al Milan: con la maglia del Napoli il bilancio sarà di 13 reti in 63 presenze.

C’è una gara in particolare che i tifosi del Napoli legano al suo nome, quella della rimonta al Milan: che ricordi ha di quella notte?
"Quella serata lì è stata bellissima. Era un Milan stellare e noi perdevamo 2-0 dopo il primo tempo. Poi c’è stata questa rimonta nella parte finale e penso di non aver mai sentito un boato del genere nella mia carriera”.

Lei ha spesso fatto riferimento ad un ‘legame speciale’ con Bergamo: cosa rappresentano quegli anni in nerazzurro per lei? 
"Ho un legame diverso perché ci ho passato più tempo lì, ma questo non vuol dire che negli altri posti non sono stato bene. Qui mi sono trovato bene io e la mia famiglia, da quando siamo arrivati ci hanno accolto in maniera bellissima. Il nostro primo obiettivo era quello di salvarci ma una volta raggiunta quella soglia ci divertivamo molto".

Denis esulta dopo un gol realizzato per l'Atalanta.
Denis esulta dopo un gol realizzato per l'Atalanta.

Da attaccante come giudica Osimhen e Hojlund. 
"Osimhen sta facendo delle cose straordinarie: giocatore completo, forte fisicamente e che è cresciuto tanto da quando è arrivato in Italia. Hojlund ha margini di miglioramento incredibili ma con delle qualità favolose ed è molto generoso. Sarà difficile trattenerlo a Bergamo per molto tempo. Sono due giocatori speciali per le loro squadre".

Lei è il il calciatore più anziano ad aver messo a segno un gol in Serie B ( 40 anni e 7 mesi) ma il suo rapporto con la Reggina non è finito bene: ci racconta cosa è successo?
"A me sembrava che le cose andassero bene ma con il cambio di dirigenza c’è stato un nuova idea e un nuovo progetto. Le cose sono cambiate e ognuno ha preso la sua strada".

Con la Reggina Denis è diventato il calciatore più anziano ad aver messo a segno un gol in Serie B: 40 anni e 7 mesi.
Con la Reggina Denis è diventato il calciatore più anziano ad aver messo a segno un gol in Serie B: 40 anni e 7 mesi.

L’Argentina è tornata a vincere la Coppa del Mondo dopo quasi 40 anni: che cosa vuol dire questa vittoria per chi ha indossato la camiseta della Seleccion?
"Dopo tanti anni è stata una vittoria che ci siamo goduti e ci stiamo godendo. Poi Messi meritava di vincerla per tutto quello che ha fatto e per la sua carriera con la nazionale. Gli mancava solo questo, ed è stato bellissimo. L’Argentina ha giocato bene ed è stata protagonista assoluta del torneo: credo che non sia stata una vittoria apprezzata solo dagli argentini ma anche da tutti gli appassionati per quello che ha fatto vedere la Seleccìon".

Lei è stato compagno di Scaloni, DT campione del mondo e fresco di rinnovo: era già un allenatore in campo o non si aspettava questo suo percorso con l’Albiceleste?
"Lui è un amico e nell'ultimo periodo che stava all'Atalanta ha vissuto a casa mia. Un ragazzo serio, preparato e con grande voglia di studiare. Lo vedevo già come allenatore in campo ma credo che nessuno si aspettasse di vederlo raggiungere questi risultati subito, probabilmente nemmeno lui se l'aspettava. Ha trovato un gruppo fantastico e ha dato la tranquillità giusta per poter vincere".

Denis con la maglia dell'Argentina: per lui 5 presenze con l'Albiceleste.
Denis con la maglia dell'Argentina: per lui 5 presenze con l'Albiceleste.

Come va la sua esperienza in Serie D al Real Calepina?
"Un’esperienza bella perché sto insieme a ragazzi che vogliono imparare tanto”.

Cosa vuole fare Denis dopo aver appeso le scarpette al chiodo? 
"Non credo che farò l'allenatore, almeno per il momento non mi attira questo ruolo; mi piacerebbe più un ruolo dirigenziale. Poi in futuro mai dire mai".

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