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Gasperini sente la pressione addosso: “Il club deve fare chiarezza sui suoi obiettivi”

Alla vigilia della sfida con l’Inter, che può dare una svolta alla classifica, il tecnico dell’Atalanta manda un messaggio chiaro alla società: “Conta sempre il risultato, ma quello che noi vogliamo raggiungere qual è?”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo sfogo del tecnico dell'Atalanta alla vigilia della sfida di campionato contro l'Inter.
Lo sfogo del tecnico dell'Atalanta alla vigilia della sfida di campionato contro l'Inter.

La pressione addosso può fare brutti scherzi: la scrolli dalle spalle e guardi avanti oppure rischi di restarne schiacciato. Quella dei risultati è anche peggio. A Bergamo c'è Gasperini che qualche fastidio lo avverte: il doppio ko con identico risultato (2-1, in casa e in trasferta) contro Napoli e Lecce ha spinto l'Atalanta fuori dalla zona Champions.

È sesta ma in una manciata di punti (3) dalla Lazio alla stessa ‘dea' ci sono ben 45 squadre. È lassù eppure il tecnico avverte uno strano ronzio alle orecchie: è il vociare, sono i mugugni per l'impiego della rosa e le scelte fatte per la gara in Puglia, per quella sconfitta (e il modo in cui è maturata) che sulla carta non era preventivata. La formazione spumeggiante che aveva dato tutto con i partenopei, giocando con grande agonismo e ritmi elevati, s'è sciolta nel talento.

In conferenza, alla vigilia di un match (quello con l'Inter) che può essere cruciale per le ambizioni di classifica, il tecnico ne approfitta per silenziare quel brusio fastidioso, lanciare un messaggio chiaro e dare un segnale alla società. Il succo del concetto è molto semplice: se vuoi che alleni, faccia crescere e valorizzi i giovani non puoi certo pretendere di una squadra che punta allo scudetto… altrimenti serve altro sul mercato.

L'attaccante della 'dea', Hojlund, a cui Gasperini ha fatto riferimento in conferenza stampa.
L'attaccante della ‘dea', Hojlund, a cui Gasperini ha fatto riferimento in conferenza stampa.

Gasperini lo dice senza peli sulla lingua: toglie il cerino da mano e lo consegna alla dirigenza perché (gli) dica chiaramente cosa vuole, a cosa mira… al resto ci penserà lui ma vuole chiarezza. La riflessione parte dal reparto avanzato e dalla presenza di tre attaccanti da far ruotare ( Zapata, Muriel e Hojlund).

"La società ha fatto un investimento importante prendendo Hojlund – ha ammesso l'allenatore -, devi essere convinto e farli crescere allenandoli e facendoli giocare. Chiaro che se hai Zapata, se hai Muriel… questo è uno dei momenti in cui la società dovrà pensare cosa fare, se io metto il piede in tante scarpe non va bene".

Zapata è uno dei punti di forza degli orobici nel reparto avanzato.
Zapata è uno dei punti di forza degli orobici nel reparto avanzato.

La sosta di campionato per i Mondiali in Qatar rappresenta anche l'opportunità per guardarsi in faccia e dirsi tutto. Un mese di pausa che scollinerà a gennaio, quando oltre a ripartire la Serie A ci sarà anche la sessione invernale delle trattative. "Bisognerà verificare il futuro degli obiettivi dell’Atalanta – ha aggiunto Gasperini -, se il nostro è valorizzare i giovani allora si prenderà una direzione, se vincere uno scudetto un’altra, questa pausa servirà alla società per riflettere e dirmi quale direzione prendere… e io lo farò".

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