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Fondano un club in seconda divisione messicana e fanno l’incredibile annuncio: arriva Ronaldinho!

L’annuncio è arrivato via social senza alcun preavviso e senza alcuna spiegazione. Il mistero verrà svelato nei prossimi giorni quando si saprà il ruolo che il brasiliano ricoprirà.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ronaldinho torna a giocare? Può anche essere perché il ‘Gaucho' brasiliano ha solamente 42 anni e non sarebbe un fuori età eccezionale. E anche se da anni oramai non si cimenta più tra allenamenti e gare da 90 minuti, classe ed esperienza ne avrebbe da vendere, ubriacando avversari, esaltando i compagni e facendo innamorare i tifosi. Ma dove giocherà? In Messico, stando alle ultime indiscrezioni arrivate via social dove un piccolissimo club appena fondato ne ha comunicato l'imminente arrivo.

Sembra uno scherzo estivo, eppure qualcosa davvero bolle in pentola al Real San Luis FC, un neonato club calcistico che si è iscritto alla seconda divisione messicana dopo essere stato fondato lo scorso 10 giugno come si legge nella "bio" dei suoi account ufficiali sui vari social. Dopo solo qualche giorno dalla venuta al mondo, subito la notizia che scombussola il mondo del pallone: è in arrivo Ronaldinho. Non c'è dubbio che si tratti di lui perché nel post pubblicato si vede proprio il numero 10 brasiliano ritratto in bella mostra: "Benvenuto nel Paese di Potosì", si legge a fianco. Incredibile? Sì, ma anche verosimile se si pensa al ‘Gaucho' e ai suoi tantissimi colpi di testa sia dentro che fuori il campo.

Così, si è diffusa la notizia e sono iniziate le illazioni: solo una manovra di marketing? Un modo per far parlare di sè? Ma se giocherà davvero, perché non si sa altro? E soprattutto, ma cosa ci farebbe Ronaldinho in seconda divisione messicana? Tra le tante domande ad una sola si può dare una risposta certa, all'ultima. Perché anche se fosse reale l'ingaggio di Ronaldinho da parte del Real San Luis, il brasiliano non potrebbe comunque scendere in campo e giocare perché per regolamento, i calciatori iscritti sono solo quelli delle annate comprese tra il 1998 e il 2000. Nessun fuori quota, nessuna eccezione.

Dunque, il tutto si potrebbe ridurre ad una perfetta manovra di marketing, con la stampa internazionale che ha iniziato a diffondere il nome del San Luis per la gioia dei proprietari che si stanno facendo pubblicità senza muovere un dito. Una trovata che però difficilmente – fosse tale – possa essere partita senza il consenso del diretto interessato e qui, l'ulteriore pensiero: forse più che in campo, Ronaldinho è stato chiamato a ricoprire un altro ruolo, vicino alla squadra o dietro una scrivania? Sicuramente non come allenatore, che è stato presentato ufficialmente nei giorni scorsi e porta il nome di  Raul Arias.

A togliere la polvere, dunque, si intravvede però anche un'altra verità: il brasiliano dovrebbe essere la guest star della presentazione ufficiale del club, in pompa magna. Fra poco si saprà sicuramente di più attorno al futuro di Ronaldinho, che in Messico già giocò nel 2014 tra le fila del Queretaro, e cosa ci faccia abbinato ad un piccolo e sconosciuto club di seconda divisione. Va bene tutto, ma sarebbe troppo. Anche per il Gaucho.

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