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Evra denuncia l’omofobia nel calcio: “Mi dissero ‘Niente doccia con i gay, deve andare via’”

L’ex stella francese è tornato a parlare dell’intolleranza verso gli omosessuali da parte del calcio: “Non si può apparire vulnerabili, se dici di essere gay gli altri impazziscono”
A cura di Alessio Pediglieri
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All'inizio di quest'anno, Patrice Evra aveva già parlato del problema dell'omofobia che imperversa ancora oggi nel mondo del calcio. Maschilismo, discriminazione, tabù: l'ex stella di Manchester, Juve e della Francia aveva rivelato lo scorso gennaio come il pallone non fosse ancora in grado di affrontare in modo maturo questi problemi: "Ci sono almeno due giocatori per club che sono gay", aveva detto, "ma nel mondo del calcio, se lo dici, è finita". Oggi, è tornato a parlarne, lanciando nuove accuse rivolte ai suoi ex compagni del West Ham dove concluse la carriera nel 2018.

In un'intervista per un podcast online, Patrice Evra è tornato a parlare di omofobia nel calcio, deplorando pubblicamente l'atteggiamento di alcuni suoi compagni di squadra al West Ham, in Premier League,  ultimo club in cui ha militato prima di dare l'addio al calcio giocato. Fumantino, spontaneo, onesto e senza peli sulla lingua, Evra non ha avuto così problemi a riparlare del problema dell'omosessualità mal sopportata dall'ambiente calcistico. E lo ha fatto senza filtri: "Essere gay nel calcio è ancora un tabù. Non puoi essere un giocatore gay, la gente impazzirebbe… ed è un peccato".

Le sue osservazioni sono state poste all'interno di un discorso molto più ampio e complesso che riguardavano la discussione sul benessere psicologico da parte dei giocatori nel mondo del calcio: "Io mi ritengo una persona troppo emotivamente aperta, nel calcio di oggi non riuscirei più ad avere il successo che ho avuto". Parole dure che hanno però una genesi e motivi lontani: "Oggi nel calcio non si può essere vulnerabili ed è per questo che non si riesce a parlare a sufficienza di benessere mentale. Un problema radicato contro cui ho sempre combattuto" ha sottolineato Evra che poi è tornato ad uno degli esempi sull'argomento che aveva già espresso in passato.

Patrice Evra ai tempi del West Ham: il club inglese fu l'ultimo della sua carriera
Patrice Evra ai tempi del West Ham: il club inglese fu l'ultimo della sua carriera

Il pensiero, infatti, ritorna al 2018, ai tempi del West Ham e che è diventato un po' il simbolo del pensiero dell'ex stella francese sull'omofobia: "L'esempio è di quando giocavo al West Ham e un membro della FA inglese venne da noi a dirci una cosa sull'omosessualità: ‘Sapete, dobbiamo accettare tutti'. Ma alcuni miei ex compagni risposero ‘No, se uno dei miei compagni di squadra è gay, deve andarsene subito. Non farò la doccia con lui'. A quel punto mi alzai e dissi: ‘State zitti! Siamo nel 2018 e non si riesce ancora ad accettare tutti".

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