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Eriksen parla del suo momento all’Inter: “Perché non gioco? Chiama Conte e chiedi a lui”

Christian Eriksen fa sentire la sua voce e ospite di un Q&A organizzato dalla federcalcio danese ha parlato della situazione che sta vivendo all’Inter e del suo scarso impiego: “Questa cosa va chiesta al tecnico Antonio Conte… Chiama l’allenatore e parla con lui, perché le decisioni sono le sue. Nel calcio i periodi di alti e bassi ci stanno sempre, solo per pochi ci sono sempre alti”.
A cura di Vito Lamorte
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Christian Eriksen è uno dei calciatori più attesi dai tifosi dell'Inter da quando è stato acquistato lo scorso gennaio dal Tottenham ma non è mai stato impiegato con grande continuità da Antonio Conte. Inizialmente si pensò ad un periodo di graduale adattamento ma l'inserimento nella squadra titolare dei nerazzurri non è mai arrivata e Eriksen appare ormai un oggetto misterioso. Il calciatore ex Tottenham, ospite di un Q&A organizzato dalla federcalcio danese, ha affrontato tanti temi e, inevitabilmente, ha trattato anche la situazione che sta vivendo all'Inter, in particolare delle poche presenze da titolare avute a disposizione in stagione:

Questa cosa va chiesta al tecnico Antonio Conte… Chiama l'allenatore e parla con lui, perché le decisioni sono le sue. Nel calcio i periodi di alti e bassi ci stanno sempre, solo per pochi ci sono sempre alti.

Eriksen ha giocato 243′ tra Serie A e Champions League in questa stagione ma il suo apporto ai tabellini delle partite del club nerazzurro è stato finora nullo e il dibattito intorno al suo conto è sempre più ampio e aspro. Sempre nel corso dell'evento organizzato dalla Dbu Eriksen ha toccato anche altri argomenti e il numero 24 dell'Inter ha sempre mostrato sempre professionalità, senza lamentarsi delle scelte, e non ha mai risposto alle critiche che gli sono state rivolte in più di un'occasione:

Come gestisco le critiche? Sono diventato più bravo a non pensarci, perché tutti hanno un'opinione. Soprattutto adesso che mi sono trasferito in Italia, dove tutti hanno un'opinione. Si tratta di fidarsi di coloro che ti stanno vicini e non sentire il resto.

Risposte senza giri di parole. Si tratta della prima volta che il trequartista ex Spurs e Ajax si esprime in questo modo sul momento che sta attraversando a Milano da quando si è trasferito.

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