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Dybala sta diventando un grosso problema per la Juventus (e per se stesso)

Cosa succede a Paulo Dybala? Avvio di stagione da incubo per il numero 10 della Juventus, protagonista in negativo nel pareggio contro la Lazio. Dalle difficoltà legate alla collocazione tattica nel nuovo scacchiere di Pirlo, ai “mal di pancia” con l’incognita legata al rinnovo: la Joya proprio non riesce a splendere.
A cura di Marco Beltrami
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Paulo Dybala è finito nell'occhio del ciclone dopo Lazio-Juventus. Un suo errore banale ha dato il la all'azione che ha portato al pareggio capitolino in extremis. Al di là dell'episodio sfortunato, la sensazione è che al momento l'argentino sia diventato un problema per la squadra di Andrea Pirlo. Una crisi d'identità per il classe 1993, che in questo avvio di stagione sta avendo difficoltà a trovare spazio nel nuovo scacchiere tattico bianconero, con conseguenze anche a livello mentale. Al momento Dybala è tutt'altro che una Joya, con l'incognita anche legata al futuro e al capitolo rinnovo.

Cosa succede a Paulo Dybala

In questa prima parte di stagione, non sembra esserci molto spazio per Paulo Dybala nella nuova Juventus. Dopo i problemi fisici di inizio annata, l'argentino è stato schierato in 6 occasioni da Pirlo, metà delle quali a gara in corso. Con l'arrivo di Kulusevski e Chiesa, rinforzi per le corsie, e Morata lo spazio per questo Dybala si è ridotto. Anche perché il ragazzo negli spazi che si è ritagliato sul terreno di gioco non ha mai lasciato il segno, se non a sprazzi. Il primo e unico gol è arrivato nel match già in discesa contro il Ferencvaros. Una situazione che sembrava poter sbloccare il 10, che invece anche contro la Lazio è tornato ad accomodarsi in panchina, per poi essere protagonista in negativo nei 18′ finali.

Dybala e le difficoltà di collocazione nello scacchiere tattico della nuova Juventus di Pirlo

Difficile trovare una collocazione per lui sia nel 3-5-2, che nel 4-4-2 per Andrea Pirlo. Al fianco dell'inamovibile Cristiano Ronaldo, il giovane tecnico bianconero al momento sembra vedere solo Morata. Quest'ultimo sta segnando con continuità e sembra avere le caratteristiche giuste per fare da spalla a CR7, quelle che la Juventus cercava da tempo. Di certo giocando nella Juventus, e in una stagione con tante partite, le occasioni per Dybala non mancano e non mancherebbero. Questa situazione però incide e non poco sul giocatore che sulle spalle porta il numero 10 e che da tempo è considerato il secondo giocatore più rappresentativo della squadra. Il fatto di non essere più "al centro" del progetto, e di non essere indispensabile, sta influendo e non poco sul ragazzo che al contrario del passato ha ricevuto anche tante critiche da quei tifosi che lo hanno sempre aspettato e amato.

La fragilità mentale di Dybala e i mal di panchina

Le stagioni passano e le aspettative aumentano, soprattutto in vista del futuro quando magari la Juventus dovrà fare a meno di Cristiano Ronaldo. Al momento però è difficile pensare a lui come leader in campo e nello spogliatoio dei bianconeri: se il linguaggio del corpo sembra parlare chiaro, anche le reazioni stizzite non sono mancate con tanto di indiscrezioni relative a presunti mal di pancia, come quello in occasione della trasferta di Crotone. Probabilmente su questo ha inciso anche la situazione relativa al mercato e alla possibilità di una cessione più concreta nell'estate 2019, ma anche nel 2020, con l'incognita relativa al futuro.

L'incognita legata al futuro e al rinnovo del contratto con la Juventus

Cosa succederà nei prossimi mesi? Al momento la situazione relativa al rinnovo del contratto attualmente in scadenza nel 2022 è passata in secondo piano. Nei mesi scorsi la dirigenza, anche attraverso le dichiarazioni pubbliche di Fabio Paratici, aveva confermato la volontà di blindare Dybala (che avrebbe richiesto un ingaggio doppio a quello attuale, di circa 15 milioni di euro), con la prospettiva anche di un prolungamento quasi a vita. Tutto è fermo, e non solo per la situazione legata alla crisi pandemica. La speranza dei bianconeri è che la Joya torni a brillare, e si riprenda la Juventus. Se così fosse, allora potrebbe essere Pirlo ad essere costretto a cambiare le sue scelte in funzione dell'argentino, facilitando anche il compito della dirigenza.

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