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Dybala racconta la sua verità nel rapporto con Allegri: lo distrugge nel paragone con Mourinho

Qualche punto di contatto e una differenza sostanziale: Paulo Dybala ha spiegato qual è la diversità di approccio nel rapporto tra gli allenatori di Juventus e Roma.
A cura di Maurizio De Santis
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Paulo Dybala spiega qual è la diversità di approccio nel rapporto con Mourinho e Allegri.
Paulo Dybala spiega qual è la diversità di approccio nel rapporto con Mourinho e Allegri.

Paulo Dybala cerca di calibrare bene le parole ma quando si ritrova a spiegare qual è la differenza tra José Mourinho e Massimiliano Allegri qualcosa trapela dalle sue frasi. "Non è che litigavamo tutti i giorni…", dice spiegando che "non è una polemica". Si sforza anche di trovare punti di contatto tra i due allenatori, a cominciare dall'attenzione alla fase difensiva e alla capacità di gestire la partita. Ma tra le righe si legge (anche) dell'altro.

Qualcosa emerge, riaffiora da quegli anni in cui s'è sentito né carne né pesce complice anche la presenza ingombrante di Cristiano Ronaldo, fino alla stagione dell'addio scandita prima dal tormentone sul rinnovo del contratto poi dalla certezza di essere stato messo alla porta con l'arrivo di Vlahovic. Il pianto a dirotto sotto la curva dei tifosi gli è rimasto dentro, c'era rimasto malissimo. La Juve lo aveva sacrificato/scartato ed è stata durissima accettarlo.

Dopo la gara di Europa League col Betis l'argentino ha spiegato qual è la differenza tra gli allenatori di Juve e Roma.
Dopo la gara di Europa League col Betis l'argentino ha spiegato qual è la differenza tra gli allenatori di Juve e Roma.

A Roma ha ritrovato la Joya di giocare e segnare. La personalità del tecnico portoghese lo ha aiutato a rigenerarsi, l'affetto del pubblico a sentirsi di nuovo al centro di un progetto. Il resto è nei quattro gol conseguiti segnati in altrettante presenze tra Europa League e campionato (6 in totale). L'ultimo è stato agrodolce: non sono bastati ai giallorossi né la sua rete né il tentativo di imprimere una svolta all'incontro con le sue giocate. Ci ha messo quel che poteva per evitare il tonfo in casa con il Betis Siviglia, è stato l'ennesimo ricamo sulla trama di una partita macchiata dal ko che un po' complica il cammino nel girone di Coppa

A fine match nell'intervista ai microfoni di Sky, incalzato dalle domande su Mourinho e Allegri, chiarisce già qual è la differenza sostanziale e che per lui sembra avere un valore maggiore. "In alcune cose sul campo sono molto simili, in altre no – le parole dell'argentino -. Con Mourinho parliamo di più e ci confrontiamo tanto. Stiamo parlando di due mondi diversi anche se qualcosa di simile c'è… entrambi lavorano molto sulla fase difensiva e sulla gestione della partita".

L'esultanza di Paulo Dybala dopo a rete segnata in Coppa contro gli spagnoli.
L'esultanza di Paulo Dybala dopo a rete segnata in Coppa contro gli spagnoli.

Dialogo maggiore, è lo spazio nel quale da studio s'inseriscono per pungolare Dybala, vedere se il rapporto con Allegri è una ferita ancora aperta e c'è qualcosa di non dissolto oppure è solo storia di campo e basta. "Ognuno ha le sue idee. Molte volte forse non andavamo d’accordo in certe cose – ha aggiunto la Joya – ma in realtà ognuno cercava di fare il meglio per la Juve".

Punti di vista discordanti, su cosa? Dybala evita con un tocco alla sua maniera lo sgambetto. Oplà… e salta oltre con la palla. "Non è una polemica, parlo solo di confronti dentro il campo… di idee diverse su come vedevamo la partita. Non è che litigavamo tutti i giorni. Allegri resta uno degli allenatori che mi ha aiutato tanto a crescere".

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