2 CONDIVISIONI

Diaby-Fadiga trova subito squadra dopo il furto dell’orologio di Dolberg

Il 18enne danese, licenziato dal Nizza per il furto dell’orologio di Kasper Dolberg, ha trovato subito un nuovo spazio dove mettersi in mostra: Diaby-Fadiga è stato ingaggiato dal Paris FC, ambiziosa squadra di Ligue 2. Il club della capitale francese qualche settimana fa ha tesserato anche l’ex calciatore di Roma e Milan, Jeremy Menez.
A cura di Vito Lamorte
2 CONDIVISIONI
Immagine

Nei giorni scorsi lo spogliatoio della squadra del Nizza era sotto l'occhi del ciclone per un evento piuttosto singolare: era stato accertato il furto dell’orologio, dal valore di circa 70mila euro, di Kasper Dolberg e dopo alcune indagini e ricerche il club della Costa Azzurra ha individuato anche il colpevole. Si tratta dell'attaccante danese, Lamine Diaby-Fadiga, che da quando aveva 13 anni militava nel club rossonero: il 18enne è stato licenziato dal Nizza ma il giovane ha trovato subito un nuovo spazio dove mettersi in mostra perché è stato ingaggiato dal Paris FC, ambiziosa squadra di Ligue 2. Il club della capitale qualche settimana fa ha tesserato anche l'ex calciatore di Roma e Milan, Jeremy Menez. 

Le scuse di Diaby-Fadiga

Il caso dell’orologio rubato nello spogliatoio del Nizza a Kasper Dolberg ha tenuto banco alcuni gironi ma è stato risolto e il danese Lamine Diaby-Fadiga è stato licenziato dal club della Costa Azzurra. Nessun alibi per il 18enne che ha raccontato di aver presentato le sue scuse a dirigenti, allenatore e capitano oltre a risarcire Dolberg: "Gli auguro di avere grande successo al Nizza, per me lasciare la squadra dove ho sempre desiderato crescere e vincere è la peggiore delle punizioni". Il classe 2001 con un lungo messaggio ha spiegato quanto accaduto che il suo gesto è stato causato dalla gelosia nei confronti dell'ex attaccante dell'Ajax:

Ho indossato con orgoglio la maglia della squadra per cui tifavo sin da bambino nella scorsa stagione. Purtroppo mi sono infortunato, sono stato fuori diversi mesi e il rientro è slittato ulteriormente per un'espulsione rimediata con la Primavera. Mentalmente ho accusato il colpo e mentre vivevo questa situazione di fallimento vedevo Kasper avere successo. Ho preso quell'orologio senza motivo, o forse un po' per gelosia. Piuttosto che lottare in campo per una maglia, mi sono comportato da vigliacco nei suoi confronti. Il mio gesto non era guidato dall'avidità ma dalla frustrazione e dalla sensazione di non essere più considerato.

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views