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De Rossi e il Mondiale perso: “L’eliminazione con la Svezia è una ferita che brucia ancora”

L’ex centrocampista della Roma, campione del mondo con l’Italia nel 2006, è tornato in Nazionale. Da qualche giorno De Rossi fa parte dello staff tecnico di Roberto Mancini e mentre guarda alle Qualificazioni Mondiali 2022 pensa ancora al playoff con la Svezia: “Quella è una ferita che ancora brucia”.
A cura di Alessio Morra
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In occasione delle prime tre partite di Qualificazione al Mondiale del 2022 Daniele De Rossi si è unito allo staff tecnico di Roberto Mancini e farà parte del gruppo di collaboratori almeno fino al termine degli Europei. DDR è stato un cardine della Nazionale per tanti anni, ha vinto il Mondiale 2006 e ha disputato oltre cento partite. E l'ex capitano della Roma c'era anche quella sera in cui l'Italia venne eliminata dalla Svezia nel playoff di Russia 2018 e in un'intervista rilasciata a Sky Sport ha ricordato quella serata, che ha rappresentato un dramma sportivo per l'Italia e una grande delusione per De Rossi che voleva disputare il suo quarto Mondiale:

Abbiamo un ricordo che è brutto per noi perché non siamo riusciti a qualificarci all'ultimo mondiale. Deve essere un monito, non possiamo sbagliare. Siamo sicuramente la squadra migliore del girone ma a questi livelli non ci sono avversari semplici. Testa a questa partita. Non avremo questo amore per questa maglia se non ci bruciasse di esser mancati a questo appuntamento. Personalmente sarebbe stato il mio quarto mondale. Questa è una ferita che brucia.

Torno a respirare l'aria del calcio

Poi De Rossi, che da grande vuole fare l'allenatore, ha parlato del suo arrivo in nazionale, ha già detto di aver imparato tantissimo da Mancini e dal suo staff e ha anche dichiarato che con grande piacere è tornato a respirare l'aria del calcio:

Ho imparato tanto. Ho riassaporato l'aria del calcio, anche se avevo lasciato un calcio senza mascherine e l'ho ritrovato con mille problemi. Non è facile. Un plauso al mister e allo staff. Io cercherò di imparare e spero di dare un contributo allo staff che mi ha accolto come fossi stato qui da tanto tempo. Lavoro con Mancini di questi giorni? E' stato un lavoro leggero. Ma si vede l'impostazione del calcio che ha il mister in testa. E' un calcio che mi entusiasma e voglio imparare ancora di più.

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