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Cristiano Ronaldo inserisce Allegri tra i migliori allenatori al mondo: “Ho imparato anche da lui”

Nuovi stralci dell’intervista di Cristiano Ronaldo a Piers Morgan, con il confronto tra lo United e la Juventus e il retroscena sul dualismo con Messi.
A cura di Marco Beltrami
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Altro giro, altra corsa. Cristiano Ronaldo con gli stralci dell'intervista a Piers Morgan per TalkSport, continua a far parlare di sé, ancor prima di scendere in campo con il Portogallo ai Mondiali. Mentre il Manchester United che ha provveduto nelle scorse ore a far rimuovere la sua gigantografia dalla facciata dell’Old Trafford, aspetta la versione integrale dell’intervento televisivo di CR7 per prendere eventuali provvedimenti nei suoi confronti, il calciatore sembra proiettato già in un futuro lontano dai Red Devils.

Ne ha per tutti il campione portoghese che ha rincarato la dose contro il suo club, contro quelli che un tempo erano i suoi ex compagni e anche nei confronti degli ultimi allenatori con i quali ha lavorato. Ha candidamente ammesso di essere stato vicino a trasferirsi al Manchester City due stagioni fa, con l’intervento di Sir Alex Ferguson, icona United che gli ha fatto poi cambiare idea: "Mi ha detto: ‘È impossibile che tu vada al Manchester City'.  E io dico, ‘OK, capo'. Quindi ho preso le decisioni e, ripeto, ero consapevole che fosse una buona decisione".

Cristiano Ronaldo e la soddisfazione di battere Messi, per l'ennesimo record

E la scelta inizialmente sembrava giusta, anche perché Cristiano si è tolto una soddisfazione enorme nei confronti del rivale di sempre lei Messi: dopo il ritorno al Manchester United infatti, è riuscito a battere il record assoluto di vendite di magliette in 24 ore, che deteneva proprio l’argentino al PSG: "Ero felice, io non seguo i record, i record seguono me, quindi va bene. Un altro nel mio libro".

Per Ronaldo il Manchester United era un passo indietro rispetto alla Juventus

Insomma c’erano le premesse perché tutto andasse per il meglio all’Old Trafford, anche perché Ronaldo pensava che al Manchester United ci fossero stati progressi dopo la sua lunga assenza. E invece a detta di CR7, niente era cambiato, persino dietro le quinte, con la tecnologia, la cucina, gli chef, rimasti identici. Per questo il bomber si è sentito come se avesse fatto un passo indietro: "Allo United i progressi sono stati pari a zero, secondo me nel confronto con il Real Madrid e anche con la Juventus loro seguono il resto del mondo. Quindi la tecnologia, soprattutto in termini di allenamento, nutrizione e condizioni per mangiare correttamente e recuperare meglio di prima: tutto mi ha sorpreso. Il Manchester in questo momento rispetto a Real e Juve penso che sia indietro secondo me, il che è qualcosa che mi ha sorpreso".

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Cristiano Ronaldo inserisce Allegri tra i migliori del mondo

A proposito poi del lavoro sul campo, Cristiano Ronaldo è rimasto destabilizzato dalle scelte del club. Dispiaciuto per il licenziamento di Solskjaer per il quale ha speso parole di stima, ha bocciato completamente la scelta Rangnick. Il rispetto non è mai mancato, ma il portoghese ha ammesso candidamente di non aver mai visto l’ex Lipsia come il capo.

Un’occasione anche per parlare dei tecnici che lo hanno allenato il passato, tra questi c’è anche Massimiliano Allegri: "Rispetto ogni allenatore, ogni approccio diverso, opinioni diverse, mentalità diversa, ma su alcuni punti non puoi essere d'accordo. Sono sempre stato così, e ho lavorato con i migliori allenatori del mondo: Zidane e Ancelotti, Mourinho, Fernando Santos, Allegri… Quindi ho un po' di esperienza perché imparo da loro".

Il nome dell'unico giovane che a detta di Ronaldo può avere una carriera importante

Dagli allenatori ai compagni e in particolare alle nuove giovani generazioni. Ronaldo ha parlato anche di come siano cambiate le cose rispetto a quando lui si approcciava al calcio che conta. Per questo il sempreverde giocatore non riesce a trovare molti ragazzi da esaltare: "La nuova generazione è distratta anche dalle nuove tecnologie. Dovrebbero ascoltare come facevo io, ma da una parte entra e dell'altra esce. Peccato perché se hanno i migliori esempi davanti ai tuoi occhi, e se almeno non copiano quello che hai fatto, per me è un po' strano, perché ricordo quando ero io un ragazzo, ho sempre cercato di vedere i migliori giocatori come Van Nistelrooy, Ferdinand, Roy Keane e Giggs.

Per questo mi prendo cura del mio corpo, della mia mentalità, della mia testa, perché vedevo questi ragazzi e imparo da loro. Nel Manchester United, posso menzionare probabilmente Dalot. È giovane, ma è molto, molto professionale. E non ho dubbi che avrà longevità nel calcio perché è giovane, è intelligente ed è molto professionale. Probabilmente anche Lisandro Martinez, e Casemiro, anche se lui ha 30 anni".

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