Cosa ha combinato Salah nel Liverpool per finire emarginato da allenatore e compagni di squadra

Lo sfogo di Mohamed Salah continua ad alimentare polemiche in casa Liverpool. L’attaccante egiziano, utilizzato solo a gara in corso nelle ultime tre uscite dei Reds, ha perso definitivamente la pazienza dopo essere rimasto in panchina per tutti i 90 minuti nel pareggio per 3-3 contro il Leeds. A fine partita Salah non ha nascosto il proprio malcontento: ha parlato di una situazione che ritiene inaccettabile, confessando di sentirsi profondamente deluso e di avere l’impressione che il club non lo stia trattando con il rispetto meritato, soprattutto alla luce di quanto fatto nelle stagioni precedenti.
Tra pochi giorni, inoltre, l’ex Roma e Chelsea lascerà Anfield Road per unirsi alla nazionale egiziana in vista della Coppa d’Africa. Intanto Salah, che è stato sanzionato dalla società e dall’allenatore Arne Slot con l'esclusione dalla lista per la sfida di Champions League contro l’Inter, ha pubblicato una foto mentre si allena in palestra mentre il resto della delegazione Reds è in Italia.
Ora il vero interrogativo è se Mohamed Salah abbia compromesso in modo irreversibile i rapporti non solo con Arne Slot, ma anche con la dirigenza del Liverpool: l’egiziano appare profondamente irritato per quelle che considera promesse non rispettate durante l’estate, e la sua frustrazione è ormai emersa in pubblico.
La scelta del momento, però, lo espone a critiche legittime. Salah ha deciso di parlare proprio al termine di una settimana delicatissima, potenzialmente decisiva per il presente e il futuro dell’allenatore, dando voce a malumori che evidentemente covavano da tempo. In una fase in cui il Liverpool avrebbe bisogno di compattezza per rimettere in carreggiata una stagione incerta, il fuoriclasse ha invece spostato il focus su questioni personali, offrendo un’immagine poco in linea con la tradizione del club, da sempre orientato a risolvere i problemi lontano dai riflettori.

Se questo gesto fosse stato studiato per incrinare la posizione di Slot agli occhi dei tifosi, la realtà del potere ad Anfield suggerisce un esito chiaro: in una simile dinamica, a pagare non è quasi mai il tecnico. E difficilmente sarà il giocatore, soprattutto se parla apertamente di un possibile addio a gennaio, ad avere l’ultima parola. Oggi, paradossalmente, a pochi mesi dal rinnovo biennale, Salah sembra ancora più distante da Anfield Road.
Alisson: "È una situazione particolare tra lui e la società, mi spiace perché è una leggenda del Liverpool"
Alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Inter, Alisson Becker è intervenuto ai microfoni di Sky Sport affrontando anche il tema legato a Mohamed Salah. Il portiere brasiliano ha riconosciuto la complessità della situazione, sottolineando però come dinamiche simili facciano parte del mondo del calcio: “Situazione non facile ma fa parte del calcio, Momo ha l’amore di noi giocatori, della società e dei tifosi. È una situazione particolare tra lui e la società, mi spiace perché è una leggenda del Liverpool e ho un bellissimo rapporto con lui. Penso che il rapporto sia recuperabile, spero che succeda”.
Alisson ha ribadito l’affetto che compagni, tifosi e società nutrono nei confronti dell’attaccante egiziano, definendolo una figura storica del Liverpool. Ha parlato di un rapporto personale molto solido con Salah e ha ammesso di essere dispiaciuto per quanto sta accadendo, pur precisando che ora la squadra è completamente concentrata sull’impegno europeo contro l’Inter.

Alla domanda su una possibile riconciliazione, il numero uno dei Reds si è mostrato fiducioso: secondo lui il legame può essere ricostruito, ed è ciò che si augura. Alisson ha ricordato quanto Salah abbia dato al club in termini di successi e rendimento, così come il Liverpool abbia avuto un ruolo fondamentale nella sua carriera, permettendogli di crescere e vincere a livelli altissimi. Numeri e risultati, ha concluso, parlano da soli, e per questo spera che la frattura possa essere sanata.
Salah-Liverpool, rottura totale. Carragher lo attacca: "Era conosciuto come il ragazzo che ha fallito al Chelsea"
A intervenire con parole molto dure è stato anche Jamie Carragher, bandiera del Liverpool, che ha criticato apertamente il comportamento di Salah, andando oltre il semplice sfogo emotivo: "Ho pensato che quello che ha fatto dopo la partita fosse vergognoso. Alcuni l'hanno descritto come uno sfogo emotivo, ma io non la vedo così. Ogni volta che Mo Salah si ferma nella mixed zone, cosa che ha fatto quattro volte in otto anni al Liverpool, è una coreografia tra lui e il suo agente per causare il maggior danno possibile e rafforzare la propria posizione".
Secondo Carragher, l’uscita pubblica dell’egiziano è stata inopportuna e studiata a tavolino, una strategia già vista in passato per esercitare pressione sulla dirigenza e guadagnare consenso tra i tifosi: "L'ha fatto 12 mesi fa, e l'ho rimproverato. Ha giocato sui sentimenti dei tifosi del Liverpool. Il Liverpool era in testa alla classifica. Quello era il momento di scendere in campo e fare pressione sulla dirigenza del Liverpool, quindi per il resto della stagione ci sono stati striscioni sugli spalti che chiedevano di dare a Mo i soldi che chiedeva. Questa volta ha aspettato che il Liverpool facesse un brutto risultato. I tifosi del Liverpool, la dirigenza, l'allenatore… tutti coloro che sono coinvolti nel club si sentono sull'orlo del collasso in questo momento, e lui ha scelto quel momento per attaccare l'allenatore e magari provare a farlo espellere. Ecco come la vedo io".

Carragher ha sottolineato come l’attaccante abbia già messo il club “con le spalle al muro” in più occasioni negli ultimi dodici mesi, nonostante sia stato ampiamente ricompensato dalla proprietà con contratti e stipendi elevatissimi: "Una cosa che voglio ricordare a Mo Salah, o forse al suo agente, è che prima di arrivare al Liverpool, Mo Salah era conosciuto come ‘il ragazzo che ha fallito al Chelsea'. È un dato di fatto. Non aveva mai vinto un titolo importante prima di arrivare al Liverpool. È anche il miglior giocatore che l'Egitto abbia mai avuto, la nazione più vincente nella Coppa d'Africa, a cui parteciperà tra un paio di settimane. Mo Salah non l'ha mai vinta".