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Conte in lacrime per lo Scudetto del Napoli, poi saluto gelido con De Laurentiis: cosa è successo

Conte in lacrime per lo Scudetto del Napoli, poi saluto gelido con De Laurentiis: cosa è successo sul prato dello stadio Maradona durante la festa degli azzurri.
A cura di Vito Lamorte
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Antonio Conte in lacrime sul prato dello stadio Diego Armando Maradona dopo il fischio finale della partita che ha consegnato al Napoli il quarto Scudetto della sua storia. Ad un certo punto, mentre saluta tutti, si ritrova davanti Aurelio De Laurentiis ma il saluto tra i due non è di quelli calorosi visti in precedenza e subito dopo. C'è un po' di freddezza.

Questo non fa altro che alimentare le voci che vorrebbero l'allenatore campione d'Italia lontano dalla panchina azzurra il prossimo anno. Ai microfoni di DAZN Conte si è espresso così sul suo rapporto con DeLa: "Con il presidente ho un ottimo rapporto, anche con la famiglia. abbiamo avuto l'opportunità di conoscerci, ora stiamo festeggiando tutti insieme, siamo due vincenti in maniera diversa".

Poco dopo è il numero uno del club azzurro ad esprimere il suo punto di vista su Conte e la sua permanenzain vista del prossimo anno: "Mai dire mai. Gli allenatori hanno una loro personalità che va rispettata.
E non bisogna mai obbligarli anche se esistono contratti di ferro. Se uno vuole mettersi a disposizione in maniera straordinaria come ha fatto lui quest’anno, welcome. Nel pronti a seguirlo come un grandissimo condottiero per cimentarci in Champions. Ha tre anni di contratto. Se vuole restare in maniera felice e andare alla conquista della Champions League noi siamo tutti pronti ad assisterlo. Se poi il suo richiamo fosse da qualche altra parte io non voglio costringere mai nessuno. Lo pregherò di rimanere ma non lo posso certo costringere. Ci incontreremo presto".

Il saluto ‘freddo' tra Conte e De Laurentiis durante la festa del Napoli

Nei mesi scorsi in più di un'occasione Conte si era lasciato andare a dichiarazioni piuttosto forti, che hanno lasciato trapelare una certa insofferenza nei confronti di alcune scelte della società. Subito sono partite le sirene di mercato che lo vorrebbero sulla panchina della Juventus o di altri club, ma, almeno per ora, non c'è nulla di concreto. Il punto massimo di scontro probabilmente era arrivato nella conferenza stampa prima della trasferta di Monza ("A Napoli alcune cose non si possono fare") ma poi il mare si è calmato e la nave è stata portata in porto.

Per questo motivo tutti hanno avuto la stessa reazione quando Conte e De Laurentiis si sono salutati sul prato del Maradona dopo il fischio finale della partita che ha permesso al Napoli di vincere il titolo. La differenza è stata notata fin da subito, vedendo anche il calore degli abbracci e dei saluti con tutti gli altri componenti dello staff e con i ragazzi della squadra. Quello più significativo è arrivato con Romelu Lukaku, che Conte ha voluto fortemente e con il quale c'è un feeling molto particolare dai tempi dell'Inter.

Conte: “Abbiamo fatto qualcosa di clamoroso”

Antonio Conte ha commentato così la stagione del Napoli: “È successo di nuovo, è qualcosa di fantastico e bellissimo. Sinceramente oggi quando siamo arrivati allo stadio è stato difficile, non so quanta gente c’era: ma se andiamo a deludere queste persone sarebbe stato qualcosa che ci saremmo portati dentro per parecchio. Questi ragazzi sono stati fantastici, c’era una pressione pazzesca oggi e abbiamo affrontato la partita nel migliore dei modi. Abbiamo fatto un campionato straordinario ma è merito di questi ragazzi, soprattutto di chi ha vinto due anni fa ed è arrivato decimo l’anno scorso.”.

L'allenatore degli azzurri si è soffermato sul percorso fatto da agosto ad oggi: “Il più grande capolavoro? Sicuramente è stato il più inaspettato e difficile, il più stimolante come sfida: venire a Napoli dopo un decimo posto e cercare di riprendere tutto dopo che si era sfasciato, cercando di convincere anche alcuni calciatori a rimanere, non era facile. Se guardiamo all’inizio lo 0-0 col Modena, significa che abbiamo fatto qualcosa di clamoroso e di questo va dato merito ai ragazzi.”.

(in aggiornamento)

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