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Conte gioca la finale Inghilterra-Italia: “Noi più completi ed esperti, senza paura si può vincere”

Antonio Conte, da ex ct e grande conoscitore del calcio inglese e italiano ha anticipato la finale di Wembley Inghilterra-Italia di domenica 11 luglio alle 21: “Noi più esperti, sappiamo sempre mettere in difficoltà l’avversario. Mancini non deve cambiare, la struttura è perfetta. Il segreto? L’asse Donnarumma-Chiellini-Bonucci. Un difetto dell’Inghilterra? Entra in panico se pressata altissima”
A cura di Alessio Pediglieri
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Antonio Conte si gioca Inghilterra-Italia, la finale degli Europei 2021 a Wembley in programma domenica 11 luglio alle 21 e consacra la nazionale italiana. L'ex tecnico dell'Inter, oggi disoccupato di lusso, ha vissuto sia il nostro che il calcio anglosassone da protagonista, nonché il ruolo da commissario tecnico azzurro. Tutto, sufficiente e necessario per poter stilare ad un paio di giorni dalla partita più importante una ‘summa' azzurra e una analisi di ciò che potrà accadere.

Non c'è amore di partito nello studio pre gara di Conte che si sforza di mantenere una neutralità baciata dai fatti e da un ragionamento tanto pragmatico quanto oggettivo. L'Italia di Mancini e l'Inghilterra di Southgate sono le due nazionali che hanno fin qui espresso al meglio le proprie caratteristiche riuscendo nell'impresa di laurearsi al momento le due migliori formazioni del Vecchio Continente. Poi, il campo come sempre, dirà l'ultima parola.

Il ritorno del fattore campo, croce e delizia per l'Inghilterra

Il campo, che Conte conosce benissimo e di cui anticipa il confronto dalle pagine della Gazzetta: "Noi con più esperienza di loro, loro trascinati da un sogno lungo 60 e dal clima di Wembley. Ma attenzione" sottolinea Conte "proprio a Londra potrebbero vivere più pressioni di noi, sentendo l'importanza e la responsabilità di giocare di nuovo davanti a migliaia di tifosi che pretendono il successo". Dunque, tra i 60 mila che andranno allo stadio, in una prima grandissima ‘bolgia' post pandemia, tornerà ad avere un suo fondamento il concetto di ‘fattore campo‘, da oltre un anno resettato dalle norme anti Covid.

Inghilterra-Italia, il sogno contro l'esperienza

Poi, le qualità delle due Nazionali: "Il nostro è da sempre un calcio analitico, studiamo molto e siamo tra i più preparati al mondo" ricorda Conte che non sposa però il concetto di tatticismo asfissiante. "Se ogni volta in un grande torneo arriviamo quasi sempre fino in fondo, un motivo c'è ed è che cumuliamo esperienza e la adattiamo al momento. Mancini non ha bisogno di suggerimenti, questa Nazionale fa benissimo le due fasi, sa adattarsi e non snaturare il proprio gioco. Contro la Spagna c'è stata superiorità e possesso avversario? Ha contato poco se alla fine non riesci a essere pericoloso"

Roberto non ha bisogno di suggerimenti perché non c'è motivo di darli. L'Italia gioca bene, non ha senso apportare modifiche su meccanismi che funzionano. L'esperienza dice che in Nazionale non c'è tempo per studiare alternative in fase d'opera: contro l'Inghilterra si giocherà come tutti sappiamo

Donnarumma-Chiellini-Bonucci, il segreto del successo

Una Nazionale, in cui Conte entra nel particolare, con i singoli: "Con rispetto di tutti, l'asse portante del lavoro svolto si evidenzia in difesa: la linea Donnarumma-Bonucci-Chiellini è il reale motivo per cui siamo qui. Danno sicurezza, aprono all'azione, permettono alla squadra di giocare come deve. Poi rifiuto le critiche a Immobile, che è vero ha segnato poco ma svolge un lavoro sporco, di sacrificio, a volte senza andare nell'occhio dei tifosi ma fondamentale per i compagni. Il falso nueve? Sarebbe snaturare la struttura, Insigne non può diventarlo, l'Italia va bene così com'è".

I punti di forza e le debolezze dell'Inghilterra

Infine, l'avversario, un'Inghilterra che è cresciuta nel cammino di un torneo casalingo che la pretende protagonista fino alla fine alzando il trofeo domenica 11 luglio: "E' una squadra veloce, solida che ha tanta qualità in campo. Non c'è solo uno straordinario Sterling ma anche Saka, Foden, Sancho, Grealish. E poi ovviamente Harry Kane, capitano e di nuovo leader, capace di segnare e andarsi a prendere la palla, verticalizzare, fare reparto. Hanno anche quantità, con due centrocampisti molto fisici come Rice e Phillips"

Un punto debole dell'Inghilterra? Se la difesa viene pressata in fase di costruzione da dietro non sanno gestire molto bene il forcing avversario: è lì che l'Italia deve saper leggere con anticipo i movimenti. Però se vai a prenderli con una pressione offensiva nella loro metà campo poi bisogna stare attenti alle spietate ripartenze

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