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Come potrebbe cambiare (di nuovo) la regola sul fallo di mano

L’Advisory Panel dell’Ifab, l’organo che si occupa delle modifiche al regolamento, ha chiesto di rimuovere la norma che porta al calcio di rigore automatico in caso di tocco di mano avvenuto al di sopra della linea delle spalle giudicandola “troppo rigida”. La riforma potrebbe essere già accolta e votata nella prossima riunione annuale prevista per il 16 dicembre. Ecco cosa comporterebbe.
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La regola sul fallo di mano potrebbe cambiare di nuovo. A poco più di un anno dalla mini-rivoluzione avvenuta la scorsa estate e tutt'ora in vigore, che prevedeva le specifiche casistiche secondo le quali un tocco con le mani o con le braccia sia da considerarsi punibile, l'Ifab starebbe pensando di modificare nuovamente il testo per renderlo meno "rigido". I troppi rigori fischiati con le nuove norme, e alcune situazioni verificatesi in Premier League al limite del paradosso hanno convinto l'Advisory Panel dell'organo che si occupa di aggiornare e modificare il regolamento del calcio a chiedere un intervento tempestivo sul comma della regola che rende sempre punibile i tocchi di mano se il braccio si trova al di sopra della linea delle spalle. Una specifica introdotta poco prima dell'inizio della scorsa stagione e che la Circolare n.1 dell'Aia (il documento che viene diffuso agli arbitri ogni volta che avviene una modifica regolamentare) spiega così: "Avere mani / braccia sopra l’altezza delle spalle raramente è una posizione naturale e un calciatore si assume un rischio assumendo quella posizione, anche quando sta scivolando". A suscitare la discussione è stato il rigore concesso lo scorso 27 settembre al Newcastle contro il Tottenham per fallo di mano di Eric Dier.

L'episodio: l'attaccante dei Magpies, Andy Carroll, sovrasta Dier e colpisce il pallone di testa. La traiettoria impatta sul braccio del difensore degli Spurs, che si trovava ben al di sopra delle sue spalle per via di una normale dinamica di salto. Dier era inoltre girato dall'altra parte, e non poteva in nessun modo vedere arrivare il pallone. Rigore concesso giustamente, secondo le regole. A inchiodare i calciatori, oggi, è il regolamento stesso, che separa volontariamente il posizionamento "innaturale" delle braccia da quello "al di sopra delle spalle", considerato intrinsecamente "non congruo".

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L'Advisory Panel, creato nel 2014 e composto anche da ex calciatori come Luis Figo e Hideitoshi Nakata proprio per coinvolgere anche chi è stato in campo nel processo di formazione delle regole, chiederà alla prossima riunione annuale dell'Ifab (prevista per il prossimo 16 dicembre, ndr) che anche i tocchi di mano avvenuti sopra la linea delle spalle vengano valutati come "volontari" (e quindi punibili) soltanto alla luce degli altri parametri utilizzati per tutti gli altri casi: distanza tra difensore e attaccante, movimento del braccio verso il pallone (e non viceversa), attitudine del difensore a voler intercettare il tiro, posizione "non congrua" con il movimento. Secondo alcune fonti citate da Espn la proposta dovrebbe essere accettata, introducendo la non volontarietà per quei tocchi che saranno valutati come "a protezione del corpo" o "naturali" rispetto alla dinamica dell'intervento.

Si tratterebbe di un passo indietro per l'Ifab, che da tempo stava cercando di rendere l'intenzionalità sul fallo di mano quanto più obiettiva possibile, dando sempre meno peso all'attitudine dei calciatori e considerando primaria la posizione fisica delle braccia. Secondo il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin  la volontà di ridurre al minimo il margine interpretativo degli arbitri "ha portato a molte decisioni ingiuste, che sono state accolte con frustrazione e sconforto da tutta la comunità calcistica".

Modifiche alla regola: cosa cambia?

Il caso che fece giurisprudenza per quanto riguarda la nostra Serie A capitò proprio alla prima giornata, in Fiorentina – Napoli. Durante una contesa in area di rigore, il centrocampista viola Castrovilli tentò di alzarsi il pallone, facendolo impattare contro il braccio, vicinissimo, del difendente dei campani Zielinski, che in quel momento era largo perché il polacco lo stava usando per prendere posizione sull'avversario. L'arbitro Massa assegnò correttamente il rigore dopo una "on field review", visto che il braccio di Zielinski era posto a prolungamento della sua linea delle spalle.

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Con la nuova modifica, questo non sarebbe più considerato rigore, in quanto l'atto di allargare il braccio da parte di Zielinski verrebbe inteso come "congruo" con il suo movimento in marcatura. Nel caso in cui però non ci sia nessun valido motivo per trovarsi con le braccia al di sopra delle spalle se non quello di voler opporsi a un cross oppure a un tiro in porta, l'infrazione resterebbe punibile.

Sissoko allarga incautamente il braccio in un movimento "non congruo"
Sissoko allarga incautamente il braccio in un movimento "non congruo"

Troppi rigori, la rigidità non convince

Oltre a far arrabbiare tutti, le nuove linee guida sui falli di mano introdotte nel 2019 hanno anche fatto aumentare il numero di rigori concessi nei maggiori campionati europei. I criteri più oggettivi hanno implicitamente incentivato il ricorso al Var per "chiaro errore", essendo la valutazione sbagliata di un parametro reso oggettivo materia di intervento per lo strumento tecnologico. Già i primi passi fatti nel 2018  verso la schematizzazione della regola, con l'introduzione nero su bianco dei parametri quali distanza, movimento e posizione delle braccia, avevano portato a un'impennata di calci di rigore assegnati ai Mondiali di Russia, la prima competizione in cui fu sperimentata la nuova regola in combinazione col Var: 9 tiri dal dischetto per fallo di mano n 64 partite, nel 2014 ce ne fu soltanto uno.

Numero di partite per ogni rigore assegnato per fallo di mano
Numero di partite per ogni rigore assegnato per fallo di mano

Un trend che ha costretto anche Ceferin a invocare l'Ifab affinché torni sui propri passi: "Non c'è da vergognarsi – ha dichiarato – se a volte una scelta presa in buona fede non porta i risultati sperati. In più, l'utilizzo del Var in molte competizioni ha esacerbato il problema e spinto gli arbitri e i media a vivisezionare paranoicamente ogni situazione, generando solo controversie".

L'effetto dei falli di mano sulla Serie A

La Serie A è tra i campionati che hanno subito maggiormente gli effetti dell'applicazione stringente sui falli di mano. Lo scorso anno si è registrato il record di 187 rigori concessi, dei quali un terzo per fallo di mano. Nel primo anno col Var, stagione 2017-18, i penalty concessi per questo motivo furono 31, circa il 50% in più della Liga e cinque volte più che in Premier League.

L'andamento negli ultimi anni dei rigori per fallo di mano in Serie A
L'andamento negli ultimi anni dei rigori per fallo di mano in Serie A

Il designatore della Can A e B Nicola Rizzoli ha riconosciuto che "alcuni rigori erano troppo generosi" e che l'obiettivo adesso è "permettere ai difensori di giocare in area senza stare con le braccia lungo il corpo come pinguini". Agli arbitri è stato detto di essere più indulgenti nelle valutazioni e ai Var di intervenire soltanto in situazioni di clamorose sviste, e queste linee guida stanno già trovando riscontro: in questa stagione sono stati fischiati soltanto 5 rigori per fallo di mano, facendo passare il dato da uno ogni 6,67 partite a uno ogni 14.

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