Chivu getta la chiave e chiude l’Inter in Hotel: nella notte il confronto tra i giocatori, cos’è successo

Le scorie del 31 maggio più della eliminazione dal Mondiale per Club ad opera del Fluminense. Se la sconfitta contro il brasiliani è stata un pretesto per togliersi dagli scarpini fastidiosi sassolini, il malessere dell'Inter risale alla notte nefasta della finale di Champions con l'umiliazione subita dal PSG, che ha portato con sé un contraccolpo psicologico che sembra star sgretolando il gruppo. Le parole di capitan Lautaro, poi le precisazioni del presidente Marotta, la risposta ficcante di Calhanoglu e lo schieramento di alcuni compagni, tra cui Thuram, hanno spinto Chivu a chiudere a chiave la squadra nell'Hotel di Charlotte e pretendere un confronto di spogliatoio senza ulteriori interferenze, compresa la dirigenza.
Ciò che si sono detti i giocatori lo si saprà cammin facendo perché se è vero che la regola non scritta vuole che ciò che avviene nello spogliatoio resti nello spogliatoio, la storia insegna che qualcosa prima o poi verrà a galla e spiegherà ulteriormente le dinamiche, eventuali fazioni e prese di posizioni, in un momento in cui la scollatura è diventata più evidente e sventagliata pubblicamente, scatenando un pandemonio che rischia di affondare la barca nerazzurra ancor prima di rimetterla in acqua.

Il confronto nella notte tra i giocatori Inter preteso da Chivu
Di fronte a quanto accaduto è stato il tecnico Cristian Chivu a pretendere un confronto diretto tra i giocatori presenti in America e – presumibilmente – con gli altri della rosa disseminati qua e là per i più svariati motivi. Nessun altro: esclusi staff e dirigenza, per evitare possibili conflitti di interesse o silenzi omertosi. Difficile pensare che vi fosse in collegamento da remoto anche Hakan Calhanoglu, al momento in Turchia, ma nulla è escluso. Probabilmente c'è stato un collegamento con Appiano e gli infortunati, di certo erano presenti nell'Hotel di Charlotte tutti i calciatori che l'Inter si è portata in America, capitanati da Lautaro Martinez che ha lanciato la bomba senza nascondere la mano ma creando l'effetto boomerang, al momento devastante.

Il faccia a faccia in Hotel: chi c'era e cosa si son detti
Preteso e ottenuto il faccia a faccia, Chivu ha lasciato spazio ai giocatori. Le prime indiscrezioni raccontano che i "senatori" del gruppo abbiano preso la parola, tra cui i due componenti della ThuLa, Thuram e Lautaro "divisi" da un like del francese nel confronto a distanza con Calhanoglu. La sensazione è che le parole dell'argentino andassero a toccare altre corde oltre a quella del centrocampista turco visto che una prima fuga di notizie vorrebbe, oltre all'oramai ex Arnautovic, Thuram, Pavard e Frattesi con la voglia di valutare altre scelte. Nulla di confermato, lo dirà il tempo che svelerà i frutti di un faccia a faccia preteso da Chivu e avvallato da una dirigenza che gradisce il "pugno di ferro" del tecnico.
Cosa succede ora all'Inter: nuovo appuntamento per il 23 luglio ad Appiano Gentile
Dovrebbe essere l'ultimo atto di un periodo da archiviare e chiudere in soffitta nel fondo di un baule: ora è tempo di riposo e di rigenerarsi fisicamente ma soprattutto mentalmente. Ci saranno tre settimane di doverosa vacanza collettiva, ognuno per sé ma con l'Inter nella testa: l'appuntamento per rivedersi di persona è fissato per il 23 luglio con l'inizio del ritiro ad Appiano Gentile. Quella sarà la data della verità e si scopriranno definitivamente le carte nerazzurre in mano a Chivu e a una società che sta cercando di scrollarsi di dosso lo psicodramma del 31 maggio.