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Caputo brinda alla prima convocazione in Nazionale: “Sto studiando una nuova birra”

Attaccante di razza e noto produttore di birra, l’attaccante del Sassuolo ha parlato a poche ore dalla prima chiamata azzurra: “È stata una sensazione indescrivibile, andare in Nazionale era il mio sogno e questo traguardo è merito ovviamente anche dei miei compagni e di tutto il Sassuolo. Se Squinzi fosse ancora qui con noi, anche lui sarebbe fiero di me”.
A cura di Alberto Pucci
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Ora che il sogno è riuscito a realizzarlo, Francesco Caputo è pronto a brindare alla sua prima convocazione in Nazionale. Dopo la chiamata del commissario tecnico Roberto Mancini, per le partite di Nations League del 4 settembre a Firenze contro la Bosnia e del 7 settembre ad Amsterdam con l'Olanda, e prima di raggiungere Coverciano insieme agli altri azzurri chiamati dal ct, l'attaccante del Sassuolo ha manifestato tutta la sua gioia davanti ai microfoni di Sky.

Il pensiero per Squinzi

"Sto studiando coi miei soci una nuova birra per festeggiare la convocazione in Nazionale. Sarebbe bello mettere un’etichetta particolare – ha dichiarato scherzando l'attaccante – È stata una sensazione indescrivibile, andare in Nazionale era il mio sogno e questo traguardo è merito ovviamente anche dei miei compagni e di tutto il Sassuolo. Sono carico e voglio dedicare la convocazione a tutti coloro che mi sono stati sempre vicini. La mia famiglia i miei amici e mi dovete scusare ma anche a me stesso. Se Squinzi fosse ancora qui con noi, anche lui sarebbe fiero di questa chiamata".

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La prima volta di Locatelli

Reduce da una stagione straordinaria, chiusa con ben 21 reti e 7 assist in 37 partite complessive, il trentatreenne di Altamura è dunque pronto ad indossare la maglia azzurra e a tornare a disposizione del Sassuolo per l'imminente avvio di stagione. Insieme al compagno Locatelli: anche lui, come d'altronde l'interista Bastoni, alla prima convocazione in nazionale. "Sono contento per Manu. Pensate che mi ha fatto i complimenti per la convocazione ancora prima di gioire per la sua – ha concluso Caputo – Mi dispiace invece per Berardi, perché la Nazionale sarebbe potuta essere una vetrina importante anche per lui ma sono sicuro si rifarà".

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