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Capienza degli stadi alzata al 50%, ma solo per la Juve: Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli al 30%

Il decreto legge appena approvato dal Governo ha alzato la capienza negli stadi al 50%, ma di fatto tra le grandi della Serie A soltanto la Juventus potrà giovarsi del provvedimento. Una circostanza che ha provocato l’intervento di Beppe Marotta: l’AD nerazzurro chiede di eliminare la disparità.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il decreto legge varato giovedì scorso dal Governo ha fissato le nuove misure di contenimento anti-Covid ed anche il calcio è stato toccato dalle ultime disposizioni, così come tutto il comparto degli eventi sportivi: per accedere agli impianti sarà necessario avere il green pass, mentre la capienza è stata fissata rispettivamente al 50% per gli stadi ed al 25% per i palazzetti al chiuso.

Una capienza tuttavia ‘virtuale', visto che di fatto il 50% in questione può essere raggiunto in Serie A solo dalla Juventus, per effetto di una ulteriore norma contenuta nel decreto: tra gli spettatori è infatti previsto "il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro". Questo requisito ha gelato l'iniziale soddisfazione dei club per il ritorno del pubblico negli stadi, visto che in quasi tutti gli impianti italiani i seggiolini solo molto vicini tra loro e dunque per riuscire ad osservare alla lettera la disposizione di legge servirà lasciare liberi due posti, non essendo sufficiente per arrivare ad un metro lasciarne vuoto uno soltanto.

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Dicevamo quasi tutti: in effetti tra le big della massima serie solo la Juventus potrà effettivamente godere del 50% della capienza, visto che il suo moderno Allianz Stadium ha sedili più distanziati. Il dover spaziare maggiormente gli spettatori costringerà invece Inter, Milan, Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina ad accontentarsi di una capienza molto inferiore, nell'ordine del 30%: San Siro, l'Olimpico, il Maradona ed il Franchi infatti non consentono diversamente, a causa della conformazione dei proprio seggiolini.

Una questione che ha fatto sollevare più di un sopracciglio, finchè oggi sul tema è intervenuto Beppe Marotta, perorando le ragioni dell'Inter e degli altri club che sarebbero penalizzati dal provvedimento: "Sarebbe utile eliminare il metro di distanziamento tra un posto e l'altro, tenendo obbligatorio il Green Pass, che in questo momento rappresenta il massimo della tutela per tutti – ha detto all'Ansa l'AD nerazzurro – Con il distanziamento la capienza, prevista al 50%, verrebbe ridotta al 25/30%. Questa situazione provocherebbe un danno considerevole alle casse dei club. Pur apprezzando la decisione sulla riapertura, cerchiamo di lavorare tutti insieme per rendere gli stadi più sicuri e vivibili, senza perdere di vista gli introiti". Non sembra destinata a finire qui.

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