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Calciomercato Inter, Marotta: “Lautaro non ci ha mai chiesto di essere ceduto”

Il nome di Lautaro Martinez resta “caldo” per le voci sul Barcellona che vorrebbe portare il “toro” in blaugrana. L’Inter non ha alcuna intenzione di cedere l’argentino né è spaventata dalla possibilità che i catalani paghino la clausola di 111 milioni. Marotta: “Il calciatore non ha mai chiesto di essere ceduto, non ci sono i presupposti per andare in un altro club”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lautaro Martinez resta all'Inter oppure il Barcellona piazzerà l'affondo di mercato decisivo? È il tormentone che rischia di protrarsi fino a quando resterà aperta la finestra per pagare e far scattare la clausola da 111 milioni per liberare il "toro". Entro la prima settimana di luglio si risolverà – finalmente – la vicenda che finora ha visto l'attaccante argentino al centro delle voci sul trasferimento che in blaugrana è "benedetto" da Messi.

Quante possibilità ci sono che l'ex Racing lasci la maglia nerazzurra? Poche, a giudicare dalle parole di Giuseppe Marotta. Prima della gara di campionato contro il Sassuolo ha ribadito ancora una volta la volontà da parte della dirigenza di non privarsi della punta sudamericana. Poche anche alla luce di un'altra clausola che obbliga i club spagnoli a non "fare il passo più lungo della gamba": ovvero, investi e spendi solo se hai soldi in cassa. Poche anche perché lo stesso Lautaro, per quanto lusingato, non ha mai fatto pressione per raggiungere il connazionale in Catalogna.

Siamo stati molto chiari – ha ammesso Marotta ai microfoni di DAZN -. Abbiamo rimarcato che l'Inter è un club nobile, che assolutamente non vende i giocatori migliori come lui. Vale la stessa regola: se non manifesta, e finora non l'ha fatto, la volontà di andar via, non ci sono i presupposti per andare in un altro club.

Marotta ha fatto riferimento anche a un altro aspetto del calciomercato dell'Inter, ovvero la conferma dei prestiti di Alexis Sanchez e Moses almeno fino al termine della stagione. C'è l'ok sia di Manchester United sia Chelsea a corredo della deroga che permette di estendere i contratti anche oltre il 30 giugno.

Sappiamo che ci sono controindicazioni. Infortuni, situazioni anomale che dovrebbero essere regolarizzate. Abbiamo due giocatori come loro di Chelsea e Manchester United, altri fuori, e ci troviamo davanti a vere o proprie trattative. Questo deve essere normato, i giocatori devono aver diritto di terminare tutte le competizioni, che siano campionati o Coppe.

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