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Audio VAR del fallo di Berardi su Bremer, la prima reazione: “Porca vacca”. Perché manca il rosso

In Open Var svelato l’audio tra l’arbitro e la Sala Var in occasione di Sassuolo-Juventus sull’episodio da moviola del fallo di Berardi su Bremer e sulla sua possibile espulsione.
A cura di Marco Beltrami
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Grazie al format "Open Var" ora è possibile ascoltare quello che i direttori di gara e gli arbitri in sala Var si dicono in occasione degli episodi da moviola. Nell'ultima puntata è stato analizzato a tal proposito su DAZN il caso del fallo di Berardi su Bremer in Sassuolo-Juventus che è stato sanzionato solo con il giallo. Un episodio al limite, visto che lo stesso designatore Rocchi ha spiegato che in realtà il calciatore di Dionisi doveva essere espulso. Cosa si sono detti nella situazione in questione l'arbitro Colombo e il suo collega Fabbri al Var?

L'intervento falloso si è concretizzato in avvio di ripresa della partita poi persa dalla Juventus. Berardi in ritardo colpisce con la gamba alta Bremer e viene sanzionato con l'ammonizione. Proteste veementi dei giocatori ospiti che avrebbero voluto il rosso e check del Var che dopo qualche minuto ha confermato la decisione del direttore di gara. Nell'audio svelato in "Open Var" si può sentire inizialmente la prima reazione degli arbitri alla visione del replay dell'episodio: "Vedi fallo, ha fatto giallo a Berardi, andiamo a vedere com’è il punto di.. urca boia. Porca vacca".

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Mentre l'arbitro Colombo in campo cercava di tranquillizzare i calciatori della Juventus che chiedevano un cambio di colore del cartellino ("lo guardiamo, lo guardiamo, lo guardiamo, tranquillo, guardiamo tutto. Vai a scaldarti"), in sala Var sono iniziate le revisioni sfruttando tutte le telecamere a disposizione e anche con diversa velocità: "Vai, fammi il punto di contatto e poi guardiamo da un’ampia. In dinamica, fammi vedere l’ultra motion. So già che il punto di contatto è alto. Fammi vedere".

Momenti concitati dunque in sala Var dove si è lavorato sulle varie inquadrature: "Fammela vedere ampia, anche a velocità normale bene. Fammelo dalla stretta..". Ma anche in campo con Colombo che ha avuto il suo bel da fare: "Controlliamo tutto metti giù il pallone. Stiamo controllando ora".

Alla fine ecco che è arrivato il verdetto sul fallo di Berardi a Bremer. Nonostante un punto di contatto molto alto, a salvare Berardi per gli addetti al Var è stato il fatto che lui non abbia affondato il colpo con i tacchetti e la velocità dell'azione. Queste nel dettaglio le parole della sala Var. "Striscia però eh. È brutto ma striscia. In dinamica? In dinamica? Per me è brutto ma striscia. Io glielo confermo ti dico. Vai vai lascia andare, lascia andare. Veloce. No io glielo confermo perché comunque striscia anche se il punto di contatto è alto. Cosa ne dici? Secondo me il punto di contatto è brutto ma in dinamica è giallo. Anche secondo me, per me è verde. Se ci fermiamo sul punto di contatto gli facciamo fare lo sbaglio. Se lo vedi rallentato… ".

Pochissimi dubbi dunque sul verdetto definitivo, comunicato all'arbitro: "A velocità normale striscia. Check completato puoi riprendere il gioco". A quel punto a Colombo non è rimasto altro che ufficializzare la decisione ai giocatori in campo: "Niente, ha strisciato". Nella valutazione dunque sono stati presi in considerazione in particolare due parametri di valutazione per un potenziale intervento da rosso, ovvero la velocità dell'azione e la posizione della gamba di Berardi.

Ma alla fine dei conti questa decisione per i vertici arbitrali è stata corretta o meno? Il designatore Rocchi a corredo delle immagini ha evidenziato perché Berardi sarebbe dovuto essere espulso: "Questa situazione era molto particolare, per noi era da cartellino rosso. A livello procedurale viene fatto un ottimo percorso, cercano tutte le camere, noi valutiamo i Var non solo per la decisione presa, ma anche per altri parametri".

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Bisognava tenere in maggiore considerazione a suo dire il pericolo creato da Berardi: "Noi come arbitri dobbiamo però tutelare anche il pericolo che un giocatore crea. Chiaro che per noi era un rosso. Mi piaceva farlo ascoltare e capisco anche il lato umano del ragazzo che è sotto pressione. Cerca tutte le camere e a livello procedurale fa un buon lavoro. Però Fabbri la chiama strisciata, ma noi dobbiamo considerare l'intenzione e il rischio che il giocatore causa. La mia decisione da qua è rosso, ma se fossi stato in campo probabilmente avrei fatto come lui".

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