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Atalanta devastante, Verona travolto in un tempo. La ‘dea’ blinda la zona Champions

L’Atalanta vince a Verona (0-2) e consolida la quarta posizione in zona Champions. La squadra di Gasperini gioca un primo tempo perfetto, durante il quale brillano la potenza di Zapata (palo e gol del raddoppio) e il dinamismo di Malinovskyi (in rete su calcio di rigore). Hellas annichilito, fa il primo tiro in porta dopo 70 minuti.
A cura di Maurizio De Santis
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La vittoria a Verona consegna all'Atalanta tre punti importanti nella corsa al quarto posto che vale la qualificazione in Champions. Nella domenica che vedrà Roma e Napoli misurarsi nel confronto diretto, la squadra di Gasperini raccoglie al Bentegodi un successo fondamentale per consolidare la propria posizione. Lo fa disputando un primo tempo perfetto, con la mente ormai sgombra dalle distrazioni della Champions e la testa concentrata solo sul campionato. La Juve – che ha ancora una partita da recuperare con i partenopei – sente il fiato sul collo della ‘dea' che, forte della propria identità tattica, è una realtà del campionato.

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"Duvanstante". La crasi tra il nome di Zapata e l'aggettivo che indica l'impatto della ‘dea' sulla partita spiega bene quali sia stato l'approccio al match dei nerazzurri e più ancora le conseguenze di una dimostrazione di forza fisica, mentale, del collettivo e degli schemi calibrati a memoria. I numeri lo confermano: l'Hellas non ha mai tirato nello specchio della porta di Gollini rispetto ai 5 effettuati dagli orobici che hanno centrato un palo (con il colombiano e con Ilicic nella ripresa) e costruito almeno una grande occasione da rete.

Se la punta sudamericana fa valere la propria prestanza nel dare profondità al gioco e nel rendersi pericoloso negli ultimi venti metri, c'è un altro calciatore che si rivela prezioso. È Malinovskyi che nei primi 45 minuti è altrettanto micidiale come l'attaccante: un moto perpetuo sulla zona destra del campo, crea scompiglio, è difficile da marcare e soprattutto sa essere letale anche quando serve passaggi preziosi. Sono quattro quelli chiave che fanno il paio con un assist, a testimonianza di come sia stato incontenibile. Il Verona? Sta a guardare… di più non riesce a fare al cospetto di un avversario molto forte.

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Il copione cambia poco nella ripresa. L'Atalanta lascia al Verona il bandolo della matassa e lo fa controllando bene il campo, la sfuriata iniziale dei padroni di casa. Lo fa senza soffrire aggrappandosi alla compattezza di un gruppo che copre il rettangolo verde con la sua trama tattica: una ragnatela nella quale vanno a impigliarsi tutte le buone intenzioni dell'Hellas. Brivido su Romero per un gol annullato, quello dello 0-3, che avrebbe calato il sipario sull'incontro: il difensore aveva deviato in rete una punizione calciata da Malinovskyi ma il controllo con un braccio non sfugge agli ufficiali di gara. Il Verona prende coraggio e tenta il tutto per tutto ma il primo, vero tiro pericoloso la ‘dea' lo subisce intorno al 70° quando Lazovic si vede respinta la conclusione a pochi passi da Gollini. Juric quattro calciatori e disegna una formazione a trazione anteriore. Gasperini replica inserendo Ilicic – che coglie l'incrocio dei pali nel finale – e Muriel da utlizzare a mo' di incursori negli spazi lasciati dall'Hellas. Vittoria in ghiaccio, l'Atalanta blinda la zona Champions.

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